Quali sono i più efficaci progetti di promozione e comunicazione di cui nel 2020 sono stati protagonisti produttori e consorzi di Tutela del Vino, per rispondere all’emergenza pandemica? Se lo è chiesto il Consorzio Tutela del Gavi proponendo questo tema per la VII edizione del Premio Gavi LA BUONA ITALIA, patrocinato tra gli altri dal MIPAAF – Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. “Con la pandemia – spiegano dal Consorzio -, anche il mondo del vino si è improvvisamente trovato ad operare attraverso uno schermo e in una dimensione prevalentemente digitale. Aziende agricole, cantine e consorzi hanno dovuto dare vita a nuovi modelli di comunicazione e di vendita per difendere la relazione con il consumatore e mantenere aperto, se non ampliandolo, il dialogo con i propri interlocutori commerciali”. Già nel 2020, dall’inizio del primo lockdown, si è assistito ad un vero e proprio movimento di ‘resilienza creativa’ che ha impresso una svolta ai processi di comunicazione e promozione del mondo del vino italiano e internazionale. Ci si è affidati ai social media, alle chat, agli shop on line, alla realtà virtuale, utilizzando un linguaggio nuovo, più semplice e diretto – come è nella natura di alcuni social – e a volte ironico e divertente, come contrappunto al contesto drammatico in cui si operava. Si sono ritrovati i valori della collettività e del fare rete per contrastare la crisi sanitaria, sociale ed economica.

A questa capacità di re-azione mostrata dal comparto ‘Wine&Tourism’ italiano è quindi dedicato il Premio GAVI LA BUONA ITALIA, la cui premiazione è in programma a Gavi e in diretta streaming il prossimo 9 Luglio. Dalla mappatura condotta dal Laboratorio Gavi in collaborazione con lo IULM Wine Institute (IWI) di Milano, l’Unione Italiana Vini, FEDERDOC, Il Corriere Vinicolo e Wine News, in risposta alle candidature provenienti da tutta Italia, è stata selezionata una short list di 20 ‘storie’ e progettualità. Ne fanno parte le Cantine: Banfi, Toscana; Cantina Roeno, Veneto; Cantina Tollo, Abruzzo; Cantine Balbiano, Piemonte; Cantine Pellegrino, Sicilia; Frescobaldi, Toscana; Maeli e Montelvini, Veneto;  Mondodelvino, Piemonte; Ricci Curbastro, Lombardia; Togni e Umani Ronchi, Marche, e i Consorzi di Tutela di: DOC Prosecco, Freisa di Chieri e dei vini della Collina Torinese, Vini Lugana DOC, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, Valcalepio, Vini DOC delle Venezie, Vini Montefalco, Colli Bolognesi. “Sono storie di coraggio e intuizione – dicono ancora dal Consorzio del Gavi -quelle delle 12 Cantine e degli 8 Consorzi arrivati alla fase finale del premio, a dimostrazione che la crisi, per queste realtà, si è rivelata anche un volano di cambiamento. I social si sono dimostrati il canale preferenziale per raggiungere efficacemente interlocutori esteri e un pubblico b2b, con iniziative altamente professionali dedicate (oltre a quelle per il pubblico b2c che dei social è il destinatario naturale), ma per quasi tutte le realtà analizzate il fattore comune è stata una nuova concezione del tempo. Un tempo che da “sospeso” è stato immediatamente “ritrovato” ed utilizzato per riflettere su nuove strategie di comunicazione, attraverso il restyling e il lancio di prodotti, l’accelerazione di processi di digitalizzazione, il coinvolgimento della clientela e delle reti locali, vero valore aggiunto del mercato”.

A chi assegnare il Premio e le tre Menzioni speciali? E’ il compito della nutrita e autorevole giuria composta da: Alessandro Bazzanella – coordinatore della Trentino School of Management; Massimiliano Bruni – Direttore dello IULM Wine Institute; Paolo Castelletti – Segretario Generale di Unione Italiana Vini; Sen. Gian Marco Centinaio – Sottosegretario di Stato MIPAAF; Andrea Cuomo – Il Giornale; Riccardo Ricci Curbastro – Presidente di FEDERDOC; Alessandra Dal Monte – COOK-Corriere della Sera; Federico De Cesare Viola – Food&Wine Italia; Giorgio Dell’Orefice – Il Sole 24 Ore – Radiocor; Luca Ferrua – Il Gusto – La Repubblica; Roberto Ghio, Past President del Consorzio Tutela del Gavi; Andrea Gori – Wine Critic e Oste; Francesco Moneta – fondatore di The Round Table e coordinatore del Laboratorio Gavi; Maurizio Montobbio – Presidente del Consorzio Tutela del Gavi; Fabio Piccoli – Wine Meridian; Alessandra Piubello – Decanter; Anna Prandoni – Gastronomika, Social Media Manager e Influencer; Alessandro Regoli – Wine News; Vincenzo Russo – Direttore Scientifico del Master in Food and Wine Communication IULM; Lelia Salimbene – Spirito Divino; Giulio Somma – Il Corriere Vinicolo; Alessandro Torcoli – Civiltà del bere; Valentina Vercelli – La Cucina Italiana; Floriano Zambon – Presidente dell’Associazione Città del Vino. Dal lavoro di ricerca e mappatura dello IULM Wine Institute (IWI) e del Laboratorio Gavi verranno prodotti il Rapporto IL VINO 2021: ONE YEAR AFTER e uno ‘Speciale’ de Il Corriere Vinicolo al fine di condividere e valorizzare le buone pratiche, operazione utile per il comparto del vino italiano e coerente con le finalità di benchmarking del Premio.