Il sindaco Carlo Massa e l'assessore Francesca Regoli con la Bandiera arancione

I turisti a Gavi pagheranno la tassa di soggiorno negli alberghi e nelle strutture ricettive in generale. Lo ha deciso il Consiglio comunale. Il centro più importante della Val Lemme conta oltre 21 mila presente turistiche all’anno, più di realtà molto più grandi come Ovada e Valenza, e l’amministrazione comunale ha deciso di seguire le indicazioni della Regione e di Alexala, l’agenzia turistica provinciale, sull’istituzione della tassa con l’obiettivo di investire i fondi proprio nel turismo, a cominciare dall’apertura di un ufficio turistico che sarà gestito dal personale dell’agenzia. I turisti pagheranno quindi 1 euro a persona. In Consiglio comunale l’assessore Francesca Regoli ha spiegato, tra l’altro, che finora il Comune per il turismo ha dovuto fare affidamento solo sui contributi delle fondazioni bancarie, in particolare per gli eventi, mentre d’ora in poi ci sarà un gettito destinato solo a questo settore per creare servizi. La minoranza si è detta contraria all’istituzione della tassa sostenendo che “i servizi per il turismo a Gavi ci sono già”, senza però fare esempi. Il consigliere Stefano Rabbia ha votato contro, astenuto invece Enrico Gualco. Nel 2022 Gavi è risultato al settimo posto in provincia per numero di presenze. Il primo Comune è stato Alessandria (147 mila), seguito da Acqui Terme (57 mila), Casale Monferrato (45 mila), Novi Ligure (42 mila) e Serravalle Scrivia (32 mila). Il flusso turistico a Gavi risente della vicinanza dell’Outlet: molti preferiscono soggiornare in Val Lemme piuttosto che negli altri Comuni vicini al maxi centro commerciale. Anche Serravalle ha istituito di recente la tassa di soggiorno: i turisti in questo caso pagheranno 2 euro a persona.