A Gavi tornerà il festival Lavagnino cinema”. Lo annuncia Steve Della Casa, il critico cinematografico e voce radiofonica che fino a una decina di anni fa ha portato in Val Lemme personaggi del calibro di Marco Bellocchio, Lucia Bosè, Giuliano Montaldo, Ottavia Piccolo, Manuel De Sica, solo per citarne alcuni. Il festival cinematografico nel 2001 era nato insieme alla sezione musicale, dalla quale si è poi separato. Mentre la seconda negli anni è andata avanti sostenuta da altri enti e fondazioni, la sezione dedicata al cinema non era più stata organizzata anche per via dell’indifferenza delle passate amministrazioni comunali di Gavi. “Ora la situazione è diversa – dice Della Casa, felice di riportare la manifestazione nel suo paese di origine -. Abbiamo instaurato un buona dialogo con gli amministratori comunali e in particolare con l’assessore Francesca Regoli. L’evento di oggi è in sostanza un “numero zero” della nuova manifestazione”. Oggi, 11 settembre, alle 18, è infatti in programma, nell’atrio del municipio, “Tra parole cinema, tra risate e brivido – aneddoti, ricordi curiosità da Bud Spencer e Fantozzi”. Della Casa dialogherà con Fabio Frizzi e Giuseppe Pedersoli.

Festival lavagnino: Ottavia Piccolo a Gavi nel 2004 con Steve Della Casa e il critico Claudio G. Fava

Il primo era già stato ospite nel 2015 al Lavagnino musica: fratello dello scomparso presentatore Fabrizio Frizzi, è un famoso compositore di colonne sonore cinematografiche, collaboratore storico del regista Lucio Fulci, autore di famosi film horror. Frizzi deve la sua fama soprattutto alle colonne sonore dei film “Fantozzi” e “Febbre da cavallo”. Giuseppe Pedersoli è il figlio di Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer. Come ricorda Della Casa, “Giuseppe è stato il produttore di vari film e serie televisive del padre”. “Dal 2022 – conclude il critico cinematografico – il Lavagnino Cinema tornerà quindi a Gavi con una serie di eventi a cui stiamo pensando”. Uno dei momenti più originali delle passate edizioni era la Marcia dell’Orgoglio Granata da Gavi al Forte con la raviolata finale nella fortezza, voluta per riunire i tifosi del Torino, fra cui lo stesso Della Casa.