Collegare direttamente la stazione ferroviaria di Arquata Scrivia con il sito archeologico di Libarna grazie con un percorso in bici. È il progetto dell’amministrazione comunale arquatese, proposto alla Regione nell’ambito di un bando dedicato alle piste ciclabili. Gli scavi archeologici di Libarna, a Serravalle Scrivia, attendono da decenni di essere valorizzati come meritano, data la loro grande importanza storica come dimostrano le rovine dell’anfiteatro, del foro, le terme e il teatro, accanto a quel che resta delle botteghe e degli isolati dell’antica città romana costruita lungo la via Postumia, città della quale, a cavallo della ferrovia, è emersa solo una minima parte. Il progetto del Comune di Arquata Scrivia si chiama “Pedalando nella storia” e prevede appunto la partenza dallo scalo ferroviario per arrivare in bici, a Libarna attraverso un tracciato che scorre in viale Unità d’Italia, arriva alla rotonda per Vignole Borbera e prosegue lungo strada del Vapore e da lì prosegue in aperta campagna completamente separato dal traffico veicolare: l’arrivo sarà direttamente all’interno dell’area archeologica.

“Alcune aree – spiega l’assessore Stefania Pezzan – sono di proprietà delle Ferrovie, disponibili a cederle senza problemi, secondo quanto ci è stato detto. Stessa situazione per la Soprintendenza nelle aree vicine a Libarna. Per il resto tratteremo con i privati”. La pista ciclabile sarà lungo oltre un chilometro e lungo il percorso sono previsti, in collaborazione con la Soprintendenza, una serie di cartelloni dedicati ai recenti ritrovamenti archeologici avvenuti in territorio arquatese, come i resti dell’antica porta di Libarna, nell’area dell’azienda La Suissa. Un progetto da circa 500 mila euro, che interessa anche i percorsi ciclabili urbani da migliorare. Necessario l’allestimento di un noleggio bici in prossimità della stazione, pubblico o più probabilmente privato. Ora si attende la graduatoria del bando per sapere se il progetto di Arquata sarà finanziato o meno. “Pensiamo – conclude l’assessore Pezzan – che questo collegamento sia un’opportunità turistica per incentivare ulteriormente la visita agli scavi e ai numerosi eventi che vengono organizzati nel sito durante l’anno”.