Come Guido Ghisolfi alcuni anni fa, un altro grande nome del mondo imprenditoriale tortonese se n’è andato suicidandosi. Il manager Bruno Binasco, 73 anni, è stato trovato impiccato sotto il portico di casa stamattina dalla moglie, nella loro casa di strada Savonesa a Rivalta Scrivia. Inutile l’intervento dei medici del 118, mentre i carabinieri hanno svolto le verifiche del caso. Un gesto forse legato a uno stato di depressione. Il nome di Binasco è stato per decenni legato al gruppo Gavio, in particolare alla figura di Marcellino, scomparso nel 2010, e di Fabrizio Palenzona, già sindaco di Tortona ed ex presidente della Provincia, personaggi legati, tra l’altro, alle gestione delle autostrade. Nel 1992, Binasco finì in carcere in seguito alle indagini partite da Milano nell’inchiesta Mani Pulite, in particolare per i finanziamenti all’allora Pds.

Numerose le volte in cui finì arrestato in quel periodo, mentre Gavio rimase latitante. Entrambi uscirono in sostanza puliti dall’inchiesta grazie soprattutto alla prescrizione e Binasco rimase nel gruppo tortonese fino al 2013. Il manager venne assolto anche nel processo sul cosiddetto Sistema Sesto, a Sesto San Giovanni, dove era coinvolto anche l’ex presidente della Provincia di Milano, Penati. In seguito continuò a lavorare settore assicurativo e finanziario, fu presidente della Fondazione Slala, creata senza successo per la promozione della logistica in provincia, e poi amministratore della editrice News srl del settimanale Panorama di Tortona e fra i membri del cda della società Calcio Derthona. Era soprattutto presidente della Acerbi Insustrial Vehicles di Castelnuovo Scrivia. Chi lo ha conosciuto e ha potuto lavorare con lui definisce Binasco “una persona buona, sempre disponibile a dare una mano