Al via l’attività di volontariato dei rifugiati

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Otto rifugiati alloggiati in paese due mattine a settimana dalle 9 alle 13 lavoreranno a costo zero per il Comune di Molare, che ha stretto un accordo con la cooperativa Idee Solidali. La cooperativa sostiene le spese di assicurazione ed ha equipaggiato i ragazzi con scarpe antinfortunistiche e guanti.

Il Comune, che, dopo la morte della sindaca Nives Albertelli, ha per commissario il viceprefetto Raffaele Ricciardi, avvicinerà i migranti ai lavori socialmente utili. La prima uscita è avvenuta il 22 febbraio nell’area del cimitero. I ragazzi, seguendo le indicazioni dell’unico cantoniere, hanno rastrellato le foglie, spazzato, tolto le erbacce dai vialetti. Saranno a disposizione mercoledì e venerdì per ogni mansione, purché non pericolosa.

Il volontariato organizzato proseguirà a turni di quattro. “Mercoledì i ragazzi erano così desiderosi di partecipare che si sono presentati tutti e otto”, dice l’educatrice Serena Aventaggiato. “Sentirsi utili – sostiene il responsabile di Idee Solidali, Luigi Rigamonti – è gratificante e lavorare all’esterno agevola occasioni di incontro e dialogo. E’ importante per questi giovani che desiderano conoscere e farsi conoscere”. Dal 2016 i migranti vivono in un alloggio che la cooperativa ha affittato da privati, erano in 9 uno si è allontanato all’insaputa. Se l’esperienza funzionerà, sarà estesa ai profughi della cooperativa Social Domus, che ha affittato due appartamenti in paese, dieci giorni fa si sono trasferiti sei profughi originari del Bangladesh.