Secondo alcuni abitanti di Valle e Fabbrica è stata una delle cause dell’esondazione del Neirone che, insieme agli altri fossi usciti dagli argini, ha portato all’allagamento della zona nel pomeriggio di lunedì. Ieri, il ponte provvisorio realizzato dalle aziende incaricate dal Cociv negli anni scorsi per deviare il traffico durante il rifacimento del ponte lungo la provinciale 161, è stato smantellato. Un’operazione che era cominciata la scorsa settimana ed era attesa da tempo. Da quando il nuovo ponte, opera viabilistica del Terzo valico, è stato riaperto nell’estate del 2018, l’infrastruttura provvisoria è rimasta al suo posto, complice anche l’abbandono del cantiere da parte della ditta incaricata, la Technoscavi di Chieti, la stessa che lavorava nel tunnel della Crenna. Oltretutto, in quel punto il Neirone è stato allargato di molte e sono state costruite, solo in parte, alcune scogliere, interventi che dovevano evitare problemi alle case limitrofe. Invece, lunedì, gli edifici sono stati ugualmente allagati, seppure, a quanto pare, senza i gravi danni di cinque anni fa, quando i lavori in questione non erano neppure partiti.

La piena del Neirone lunedì pomeriggio

Secondo alcuni abitanti, il ponte provvisorio avrebbe fatto da diga facendo crescere oltre i limiti il livello del Neirone. Una tesi sulla quale il Cociv, interpellato da Giornale7, preferisce non dare risposte. Fatto sta che ieri uno scavatore ha iniziato a smantellare il ponte provvisorio, danneggiato anch’esso dalla piena del corso d’acqua. Intanto, ieri sera a mezzanotte la Sala operativa della Protezione civile della Regione ha chiuso la sua vigilanza h.24, “anche se continuerà a mantenere un elevato e rafforzato livello di attenzione fino a che la situazione meteo non presenterà un quadro di stabilità – spiegano dalla Regione -. I circa 500 volontari delle associazioni di Protezione civile e del Corpo antincendi boschivi continuano il lavoro sui territori coinvolti da questo ultimo evento atmosferico che ha colpito intensamente il basso Alessandrino e registrato alcuni episodi nel Verbano-Cusio-Ossola. Sono stati distribuiti finora più di 5000 sacchi di sabbia e due bancali di barriere mobili giganti. Sono inoltre in azione tutti i mezzi meccanici disponibili per gli interventi di ripulitura dal fango e per il pompaggio delle acque. Enel comunica che entro la serata dovrebbero essere risolte le residue disalimentazioni elettriche”.