I fondi ci sono, i lavori sono partiti ma finora, a Novi Ligure, dopo tre anni di dibattito, ci sono ancora sei scuole su dieci prive del certificato di prevenzione incendi (cpi), il documento che attesta il rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa anti incendi. In commissione Lavori Pubblici è stato fatto il punto della situazione dopo che nel settembre 2015 i consiglieri 5 stelle avevano sollevato il problema della totale assenza dei certificati negli edifici scolastici. È emerso che nei plessi, dallo scorso anno, sono partiti i lavori necessari ad adeguare gli immobili, con una serie di intoppi che hanno però allungato i tempi. Il dirigente comunale Paolo Ravera ha spiegato: “Gli interventi sono stati appaltati grazie al Comune, che ha reperito i fondi”. Nelle scuole, durante l’esecuzione dei lavori, è stato trovato un po’ di tutto: dai fili della linea Adsl inseriti nelle canaline della corrente elettrica alle porte anti incendio montate al contrario. “Una presa in giro – ha commentato il consigliere Giacomo Chirico (M5s) – per i cittadini. Sono tre anni che discutiamo e che ci sentiamo dire che a breve sarà tutto risolto, dopo decine di sedute in commissione.

Felicia Broda

Va bene aver avviato i lavori ma sei scuole su dieci sono ancora senza certificato”. Chirico le ha elencate: la Garibaldi 2, la Rodari, la Zucca, La Robotti, l’Arcobaleno e la Pascoli. Alfredo Lolaico (Pd), presidente della commissione, ha precisato: “La questione è stata sollevata tre anni fa in commissione ma è solo da un anno che sono stati avviati i lavori. È vero che c’è stato un ritardo nell’esecuzione delle opere ma i bambini sono comunque al sicuro con gli interventi fatti finora”. L’esponente dei 5 stelle ha ribattuto: “In passato avevate annunciato che le tutte Scia (Segnalazione certificata di inizio attività, documento che attesta l’avvio degli interventi, ndr) sarebbero state presentate a giugno 2018, poi a settembre dello stesso anno ma non è stato così”. L’assessore Felicia Broda ha replicato: “Voi semplificate dicendo che non ci sono i cpi, quando in realtà è in atto un grande lavoro. Abbiamo voluto utilizzare i fondi della cessione della farmacia proprio per questi interventi, avviati ma con ritardi, purtroppo. Manca la parte burocratica ma i lavori sono quasi finiti”. Secondo la maggioranza le scuole cittadine sono comunque al sicuro. I fondi della farmacia, precisa Fabrizio Gallo (M5s), dovevano inizialmente essere spesi sistemare le ex scuole Martiri.: “Solo dopo il nostro sollecito sono stati destinati ai lavori per i cpi”.