Proprio non voleva rassegnarsi alla fine della relazione con la giovane fidanzata ventitreenne, M.D. un trentunenne di Serravalle Scrivia. Secondo la ricostruzione esposta dalle vittime ai carabinieri, l’uomo, da mesi, pare addirittura da aprile si faceva trovare nei pressi dell’abitazione dove la ex fidanzata vive con la madre, il padre e la nonna, pretendendo che lo facessero entrare in casa assumendo un atteggiamento molesto e insistente. Qualche volta sono stati chiamati anche i carabinieri, ma la maggior parte delle volte la famiglia era costretta a tollerare quella presenza impertinente e molesta, dato che l’uomo rimaneva ore fuori dall’abitazione, importunando la famiglia, anche con il lancio di sassi alle finestre; altre volte scavalcava il recinto che separa l’ingresso dalla pubblica via o si faceva trovare dietro i cespugli. Nel tempo l’atteggiamento secondo la ricostruzione, sarebbe diventato sempre più molesto e preoccupante per le vittime, anche perché il trentunenne spesso arrivava in forte stato di ubriachezza, condizione che gli aveva anche fatto perdere il lavoro.

Numerose anche le volte in cui si presentava presso l’attività commerciale, per importunare l’ex fidanzata, oppure per provocare e minacciare il padre. Fino ad ora, tuttavia, nessuna denuncia era pervenuta sul comportamento del giovane, nonostante vi sono state serie ripercussioni sulla serenità e sulla quotidianità della famiglia, che nel tempo si è trovata costretta a cambiare le proprie abitudini, ad alzare il livello di attenzione e a rivolgersi sempre più spesso a conoscenti o alle Forze dell’Ordine per contenere il comportamento aggressivo dell’uomo.

La situazione sarebbe degenerata nell’ultimo mese, probabilmente  proprio per l’abituale assunzione di sostanze alcoliche. Giovedì l’uomo si è presentato presso l’attività commerciale importunando l’ex fidanzata, la di lei madre  e la clientela, per poi essere allontanato dai carabinieri prima e dalla polizia municipale una seconda volta. Contattati i carabinieri per la terza volta, il trentunenne, che sembrava si fosse calmato,  si è scagliato contro il padre, stavolta presente. È stato bloccato dai carabinieri della Stazione di Novi Ligure, che hanno ingaggiato una breve colluttazione prima di mettergli le manette e condurlo in caserma in stato di arresto.

Il reati contestati sono:  atti persecutori e resistenza a Pubblico ufficiale.