La stagione 2020/21 della pallavolo per il territorio novese si presenta con una significativa novità targata Volley Pirates: Novi e Gavi si alleano per diffondere il verbo del volley. L’intesa, sebbene si concretizzi, in questa fase iniziale, con una prima squadra femminile che affronterà la serie D unendo le forze delle due compagini, in realtà ha intenzione di fondare le basi per un progetto ambizioso che rispetti la tradizione pallavolistica del territorio con punta di diamante il team di serie B maschile e come numeri la forza del movimento femminile delle due piazze principali. La serie B maschile di capitan Moro fungerà da traino a favore della crescita dei corsi già ricchi delle due società, aprendo anche ai maschietti le porte di Gavi. In questa prospettiva due partite del campionato si giocheranno a Gavi. Campionato, dove la squadra guidata, anche quest’anno, da Quagliozzi coadiuvato da Repetto ha, nella modalità squadra km0, l’intenzione di mantenere le buone sensazioni della scorsa stagione.

Tutta nuova invece la serie D femminile, categoria scelta tra le due società, mantenendo gran parte dell’organico che lo scorso anno ha affrontato il campionato per il Novi arricchito dalle giocatrici di Gavi. La guida tecnica sarà affidata ad una vecchia conoscenza che ha segnato la storia del volley novese da due stagioni in forza al Gavi Volley, Marco Barbagelata, coadiuvato dal giovane Matteo Repetto. Gavi Volley e Novi Pallavolo sotto il marchio “Volley Pirates” intendono anche condividere alcuni settori giovanili, così da dare inizio a una collaborazione che ponga le basi per il futuro. La collaborazione, sancita tra Elena Selmi e Silvia Debenedetti, le due donne che guidano le società, ha il sapore di quello che da tempo si attendeva ma che forse solo ora è giunto a maturazione, per un futuro roseo che, protocolli Covid permettendo, è già partito con alcune sedute di allenamento indirizzate alla conoscenza tra compagne e mister. L’ambizione è quella di fare tornare le ragazze a divertirsi dopo una stagione difficile stroncata dallo stop forzato, e la parola divertimento nello sport non può non essere affiancata alla voglia di vincere.