Il giorno della verità per i dipendenti delle aziende del settore autostradale sarà martedì, quando a Roma, nella commissione Bilancio della Camera, si discuterà la legge di Bilancio 2018 con il decreto “Mille Proroghe”. In quell’occasione si capirà se le promesse del segretario del Pd, Matteo Renzi, fatte nei confronti dei lavoratori e dei sindacalisti di dei sindacati edili Fenealuil, Filca Cisl e Fillea Cgil sulla modifica al nuovo codice degli appalti, saranno mantenute. L’onorevole Cristina Bargero (Pd) riproporrà infatti l’emendamento Borioli-Esposito, già bocciato dl governo nonostante l’impegno dei ministri Calenda e Delrio: prevede di mettere a gara solo del 60% dei lavori di manutenzione autostradale contro l’80% previsto dal codice, situazione che mette a rischio migliaia di posti di lavoro in tutta Italia, tra 600 e 800, secondo i sindacati edili, nella sola provincia di Alessandria, la maggior parte dipendenti del gruppo Gavio di Tortona. Renzi la scorsa settimana aveva incontrato una delegazione di lavoratori e sindacalisti sul treno tra Asti e Casale Monferrato e annunciato il suo impegno a fare in modo che il suo partito approvi l’emendamento alla Camera riproposto dall’onorevole Bargero.

Il segretario Dem Matteo Renzi con lavoratori e sindacalisti del Gruppo Gavio

In concomitanza con il voto, a Roma, in piazza Montecitorio, proprio di fronte al Parlamento, martedì alle 9,30 è in programma una nuova mobilitazione a carattere nazionale delle maestranze. “In seguito alla mobilitazione dei lavoratori e alle forti iniziative sui territori e agli interventi sulla politica effettuati negli ultimi tempi – spiegano i sindacati -, stiamo ottenendo una maggiore attenzione dai partiti e dai deputati in merito delle modifiche che chiediamo all’art. 177 del Codice Appalti. Abbiamo ottenuto rassicurazioni circa la presentazione dell’emendamento Borioli/Esposito durante la discussione della legge di Bilancio 2018, l’ultima possibilità che ci rimane prima della fine della legislatura per apportare le modifiche suddette al Codice Appalti ed evitare l’apertura delle procedure di mobilità. Con l’obiettivo di ottenere il risultato dell’approvazione della modifica che eviterebbe i licenziamenti – concludono i rappresentanti dei lavoratori -, dobbiamo mantenere alta l’attenzione e per questo abbiamo proclamato uno sciopero nazionale di 8 ore con manifestazione dei lavoratori delle aziende controllate dalle concessionarie per il 12 dicembre, in concomitanza con la discussione della Legge in Commissione Bilancio”.