Ci sono 235 mila euro nel bilancio della Regione a favore degli allevatori danneggiati dagli attacchi dei lupi al bestiame. Si potrà accedere ai fondi partecipando al secondo bando del 2021, in scadenza il 3 dicembre. Come è noto, anche sull’Appennino la presenza del predatore è in crescita, per questo, soprattutto grazie al progetto LifeWolfsAlps, coordinato dalle Aree protette dell’Appennino Piemontese a livello provinciale, si cerca di arrivare a una convivenza tra le attività umane e il lupo. Con il bando, la Regione indennizzerà i capi predati tra il 1° giugno e il 30 novembre di quest’anno. L’aiuto è riconosciuto agli allevatori che hanno adottato almeno una misura preventiva prevista dalla normativa regionale, come le recinzioni per il ricovero notturno dimensionate in relazione al numero di capi, o almeno due cani da guardiania.

Una giovane femmina di lupo (foto Mantero)

Inoltre, il bestiame deve essere custodito da parte dell’allevatore, della famiglia o del personale o attraverso recinzioni per l’intera area di pascolamento. Infine, l’allevatore può aver utilizzato anche dissuasori faunistici che rilevano l’avvicinamento di animali e persone alle zone di ricovero o pascolo. Il bando riconosce inoltre l’indennizzo dei danni indiretti con l’80% delle spese veterinarie e farmaceutiche sostenute e documentate per gli animali feriti; il 50% delle spese sostenute per la rimozione e lo smaltimento dei capi per gli allevatori che non sono iscritti a Consorzi di difesa che abbiano stipulato polizze assicurative per lo smaltimento di capi morti a causa della predazione. Previsto anche un indennizzo forfettario per il risarcimento delle perdite di produzione. A disposizione degli allevatori anche le reti anti lupo, fornite dalle Aree Protette dell’Appennino Piemontese.