Dopo cinque anni di governo, il sindaco Gianluca Bardone si ripresenterà alle elezioni amministrative del 26 maggio e a Tortona è la prima volta, dagli anni Settanta ad oggi, che il sindaco uscente si ricandida.

«La volontà – dice – è di continuare l’opera di rilancio della città e del territorio, che in questi anni si è trovato unito sulle politiche sanitarie e su tante problematiche. Credo sia importante sviluppare una politica di rete territoriale dei servizi per arrivare a una vera e propria Unione dei Comuni del Tortonese».

«Ho anche preso posizioni che per me sono state penalizzanti – aggiunge – ma l’ho fatto per la città. Non l’ho mai vista come un trampolino di lancio per fare carriera politica: l’obiettivo è sempre stato rendere Tortona una città migliore».

E ancora: «In cinque anni abbiamo fatto tanto, migliorando diversi settori come la cultura e le manifestazioni, ma soprattutto abbiamo approvato il piano del commercio e la variante strutturale del piano regolatore che valorizzano le aree commerciali e industriali, rendendo Tortona più appetibile con nuove opportunità di lavoro. Quanto ai migranti abbiamo sempre puntato ad una modalità di accoglienza diffusa per una migliore integrazione e i risultati ci hanno dato ragione, oltre a vigilare affinchè gli effetti della doverosa politica di accoglienza governativa sul territorio fossero o controllabili: a Tortona i migranti assegnati dalla prefettura sono 70 contro i 200 di Novi e i 6-700 di Alessandria».

Nel 2014 la candidatura di Bardone è nata da una elezione primaria del Pd. «Il quadro però è cambiato – dice -: le questioni della politica sanitaria mi hanno spinto a restituire la tessera e oggi sono il candidato delle liste civiche, sostenuto dal Pd. Tra le novità, mi piace sottolineare il ruolo della lista composta da 16 ragazzi under 30 per la quale Federico Mattirolo sta lavorando da qualche mese, un unicum per Tortona».

Mattirolo ha 24 anni, attualmente è il consigliere comunale più giovane. «Oggi in Italia essere giovani è quasi una pena da scontare – dice -. Per questo ho apprezzato il fatto che Bardone abbia creduto in me, ha grandi capacità di ascolto e di coinvolgimento dei ragazzi. A Tortona ce ne sono tanti con voglia di fare, per cui coinvolgerli non è stato difficile come pensavo. Il nostro messaggio non è rivolto solo ai giovani, ma a tutti i tortonesi, perchè credano in noi».

L’altra lista nuova è coordinata da Lorenzo Bianchi, attuale assessore alla Sicurezza, nominato da Bardone poco più di un anno fa. «Non ho mai avuto una tessera in tasca – dice – e mi sono impegnato in questo anno di mandato per cercare di fare un buon lavoro. Perciò mi sono detto: proviamo a raccogliere una squadra di persone come me, che possano dare un apporto non viziato dall’ottica partitica classica, ma che sappiano guardare al futuro prendendo il buono fatto in questi anni. E Bardone, con i mezzi che ha avuto a disposizione, ha fatto molto bene».

E aggiunge: «E’ un sindaco che in piena notte va a verificare se il sale è stato sparso bene lungo le strade e poi al mattino presto lo ritroviamo al lavoro in municipio. Così deve fare un primo cittadino che ha a cuore la sua città e Bardone lo ha fatto».

Oltre alle due liste nuove, ce ne sono altre tre che già avevano sostenuto la candidatura di Bardone nel 2014 e che verranno presentate giovedì 28 febbraio: «Viva Tortona Viva» di Mauro Sala, una lista che fa capo a Gianluca Chiesa e Ennio Negri e quella del Partito democratico.