Sciopero generale alla Pca di Sant’Antonio a Basaluzzo. Ieri si sono astenuti dal lavoro per l’intera giornata, i dipendenti dell’azienda che produce un estratto dalla bile animale destinato all’industria farmaceutica.

La mobilitazione, tuttavia, non riguarda crisi o minacce di licenziamento, poiché la Pca è una delle poche aziende del territorio a vantare un ottimo fatturato, cresciuto del 20% nel 2016, e un altrettanto valido mercato.

Lo sciopero si concluderà questa mattina alle 6, al termine del terzo turno. L’adesione è stata intorno all’80%. Percentuale che comprende tutta la produzione basata sui 3 turni e parte dei dipendenti di giornata. “La partecipazione è stata ottima – sostengono le rappresentanze sindacali unitarie –. Lo sciopero è stato indetto per far valere i nostri diritti che soprattutto da quando si è insediata una nuova gestione della produzione non vengono rispettati. Intanto i nostri livelli professionali non vengono rivisti e adeguati da 14 anni. Il locale mensa necessita di urgenti interventi e non abbiamo ancora una sala per le assemblee. Quando dobbiamo riunirci, sfruttiamo infatti la mensa che non è sicuramente adatta per accogliere tutti i lavoratori. Inoltre chiediamo la revisione degli impianti per lo scarico delle polveri e una maggiore attenzione alle norme di sicurezza, in quanto abbiamo già subito infortuni dovuti proprio a certe mancanze”-.

La Rsu di fabbrica minacciano quindi nuovi scioperi, qualora l’azienda non dovesse ottemperare alle richieste presentate. Un incontro chiarificatore è atteso entro la prossima settimana, dopodiché sarà indetta una nuova assemblea tra i lavoratori.