Un raduno alla Benedicta per ricordare l'eccidio del 1944.

Legare la Resistenza messa in atto oltre settant’anni fa dai partigiani alla Resistenza di oggi contro le mafie e non solo. La cerimonia che ogni anno si svolge alla Benedicta, a Capanne di Marcarolo (Bosio) per ricordare i 97 ragazzi uccisi sul posto (e gli altri fucilati altrove o deportati) dai nazifascisti nella Pasqua del 1944 ha bisogno di essere rinnovata: parola di don Gian Piero Armano, presidente dell’associazione Memoria della Benedicta, che mercoledì ad Alessandria, nella sede della Provincia, ha presentato il programma della giornata di domenica, quando sarà celebrato il 74° anniversario dell’eccidio. Così si spiega la scelta di don Luigi Ciotti come oratore ufficiale dell’evento. “Il presidente dell’associazione antimafia Libera – ha detto don Armano – è un testimone della Resistenza di oggi contro ogni mafia. La sua presenza è stata una conquista poiché servirà a dare spunti di riflessione sull’oggi, non solo a fare memoria sul passato”.

Don Luigi Ciotti (foto dal sito Foggia zon)

Don Ciotti, ha specificato don Armano, interverrà subito dopo la messa, sul palco allestito nel cortile della ex cascina, intorno alle 11, e dopo di lui toccherà alle associazioni partigiane. In programma anche i saluti del sindaco di Bosio, Stefano Persano, del presidente della Provincia, Gianfranco Baldi e che del vicepresidente del consiglio regionale Nino Boeti. Finora, quasi sempre, l’orazione ufficiale era affidata o a politici e amministratori pubblici o a personalità legate in prima persona al periodo resistenziale ma ora l’obiettivo, come si diceva, è rinnovare l’evento legandolo all’attualità. C’è poi anche l’intenzione di “svecchiare” le presenze alla commemorazione: così si spiega la presenza, domenica, di un’intera scuola di Alessandria, la “Angelo Custode”, 150 alunni tra materna, elementare e media, guidati dalla preside, suor Gianna, originaria di Bosio.

L’Ecomuseo di Cascina Moglioni

Il ritrovo sarà alle 9,30 al sacrario, poi la deposizione delle corone e il corteo verso la Benedicta. La cerimonia sarà accompagnata dalla Banda musicale di Cassine. A mezzogiorno, don Ciotti inaugurerà la mostra “900 nomi – Vittime di mafia dal 1893 a oggi” nel vicino Ecomuseo di Cascina Moglioni. Una mostra, ricordano dalle Aree protette dell’Appennino Piemontese, “realizzata nell’ambito di una collaborazione tra Libera e Coop Liguria, partendo da un’idea di Marcello Scaglione, nipote di Pietro Scaglione, il magistrato ucciso a Palermo da cosa nostra il 5 maggio 1971 assieme all’agente Antonio Lorusso. E’ dedicata a 900 nomi, 900 storie, 900 vite di persone uccise solo per avere fatto il proprio dovere o per essersi trovate coinvolte, loro malgrado, nella violenza mafiosa”. Sarà visitabile fino al 23 settembre tutte le domeniche e i festivi con orario 10-13 e 14-19. Dal 2 giugno al 1° settembre tutti i sabati con orario 14-19. Nei giorni infrasettimanali solo su prenotazione. Sempre domenica, alle 16, nell’Ecomuseo la presentazione del libro “Quattro ore nelle tenebre” di Paolo Mazzarello. “Il libro -spiegano ancora dal Parco – è incentrato sulla figura di don Luigi Mazzarello, omonimo dell’autore ma non parente, annoverato tra i “Giusti fra le nazioni” da Yad Vashem di Gerusalemme, per aver salvato quattro ebrei (tra cui Enrico Levi, zio dello scrittore Primo Levi) nascondendoli nel santuario di Nostra Signora delle Grazie della Rocchetta di Lerma, mentre nelle colline circostanti si scatenava la rappresaglia nazifascista “della Benedicta”, a Capanne di Marcarolo, che portò alla fucilazione di quasi 150 partigiani e alla deportazione di molti altri”.