Legambiente vuole vederci chiaro sul centro di documentazione della Benedicta, per questo il circolo Val Lemme ha chiesto il progetto al Comune di Bosio. L’associazione intende in particolare verificare se ci siano state difformità nell’esecuzione dei lavori rispetto al progetto approvato suo tempo. Come è ormai noto, per il contestato edificio in costruzione dal 2011 a Capanne di Marcarolo, a fianco dei ruderi della Benedicta, sono già stati spesi finora 810 mila euro e sono già stati stanziati da Regione e Provincia altri 750 mila euro per il secondo lotto. Il tutto per una struttura che non si sa bene a cosa servirà, se non, come richiesto dall’associazione Memoria delle Benedicta, per dare ricovero ai visitatori del Sacrario della Resistenza. Da qui le titubanze degli enti locali, in particolare le Aree protette dell’Appennino Piemontese, a firmare l’accordo con Regione e Provincia sulla gestione dell’immobile. Mario Bavastro, consigliere del Parco in rappresentanza delle associazioni ambientaliste, aveva già preannunciato nel consiglio dell’ente le perplessità dell’associazione di cui fa parte, evidenziando presunte “difformità tra progetto e lavori. Sono stati spesi più soldi del necessario per il primo lotto, per il quale potevano bastare 540 mila euro, secondo la stima di un ingegnere di fiducia”.

La Benedicta

Perplessità alimentate anche da quanto dichiarato dall’architetto Michele Dellaria durante la seduta della Comunità del Parco (organismo che riunisce sindaci e Unioni montane che fanno parte dell’area protetta, oltre alla Provincia), del 18 dicembre scorso. Nell’occasione, il professionista, inizialmente fra i progettisti dell’intervento, aveva ricordato come in fase di costruzione del centro di documentazione, la Provincia “abbia deciso di modificare in autonomia alcune parti del progetto, tra cui la copertura e le pietre utilizzate per la facciata, di fatto allontanandosi dal progetto consegnato”. Proprio su questo aspetto si concentrano le attenzioni di Legambiente: come è stato possibile modificare quanto previsto? Quanto sono costate queste modifiche rispetto alle previsioni iniziali? Domani, venerdì, alle 18, nella seduta in programma a Bosio, il Consiglio del Parco porterà nuovamente all’ordine del giorno il protocollo di intesa proposto da Regione e Provincia sulla gestione dell’edificio ma sembrano ancora troppi i punti interrogativi.