In quale Comune un esponente dell’opposizione mantiene una delega che il sindaco gli aveva conferito quando era in maggioranza? A Novi Ligure. Marco Bertoli, eletto nel 2019 in quota Lega e diventatone capogruppo in Consiglio comunale, pochi mesi fa ha rotto con il centrodestra che governa la città da un anno e mezzo e ha creato un suo gruppo consiliare, “Solo Novi”. Nell’ultima seduta del Consiglio comunale, lunedì 18 gennaio, ha ribadito a chiare lettere che il suo gruppo non è più in maggioranza e che quindi è all’opposizione. Due settimane fa, però, quando l’assessore Roberta Bruno ha presentato le sue dimissioni al sindaco, Gian Paolo Cabella, quest’ultimo le ha respinte lasciando alla professionista alessandrina la delega all’Ambiente e tenendo per sé l’Urbanistica. In quell’occasione è emerso che la delega alla riqualificazione dell’area Z3 è ancora in capo a Bertoli. Perché un consigliere comunale, che nella vita non si è mai occupato di temi del genere, ha ottenuto un compito così importante, per altro tutt’altro che facile da affrontare, come dimostra la miriade di progetti presentati e poi scartati da vent’anni a questa parte? Mistero.

Marco Bertoli

Nella seduta consiliare la discussione è stata tutta incentrata sulla posizione della Bruno e sulle difficoltà della maggioranza. Proprio Bertoli ha aperto le danze: “E’ un bene che l’Urbanistica sia andata al sindaco: finalmente si è reso conto della situazione”. Il Pd, con Simone Tedeschi, ha chiesto “un chiarimento politico. L’assessore Bruno spieghi le ragioni delle dimissioni: doveva portare la sua professionalità di architetto in giunta dal punto di vista tecnico e ora lascia la “sua” delega, tenendosi materie non sue. L’Urbanistica finora è stata inesistente, senza alcun provvedimento portato in Consiglio”. Mentre Cabella ha cercato di spiegare la scelta fornendo rassicurazioni (“All’assessore Bruno resta la delega importante sui rifiuti. C’è stato un conflitto con la maggioranza per il suo approccio molto tecnico. I ritardi sull’Urbanistica sono dovuti anche al Covid che ha colpito i nostri tecnici ma c’è un incarico per rivedere le norme del prg”), Luisa Baruffa, capogruppo della Lega, ha contestato il rimpasto in giunta: “Sono perplessa: avrei preferito una riflessione su questa scelta. Il nodo sull’Urbanistica è da risolvere: così non va”.

Cavallerizza - Novi Ligure
L’ex Cavallerizza

Giacomo Perocchio (Lega) ha invece sostenuto le novità in giunta: “L’Urbanistica ha creato dibattiti tra di noi ma ora il sindaco sarà garante”. L’assessore Bruno ha spiegato così quanto è avvenuto: “Ho lasciato la delega per questioni tecniche legate ai differenti tempi di lavoro tra gli uffici e la sottoscritta”. Parole che Tedeschi ha definito “frottole”, mentre Alfredo Lolaico (Pd) l’ha buttata lì, rivolgendosi alla maggioranza: “Vi fate manovrare da altri”. Mentre il centrodestra non ha replicato a questa grave accusa, è stata Lucia Zippo (5 Stelle) a chiedere chiarimenti: “Scusa Lolaico, puoi fare nome e cognome?”, ma il consigliere Pd non ha risposto nel merito. Nessuno ha chiesto però al sindaco e alla maggioranza perché la delega allo Z3 rimanga a Bertoli, oppositore del centrodestra. Il quale, per altro, sarà contento dei 3,5 milioni di euro chela giunta ha destinato proprio oggi, 21 gennaio, alla ex Cavallerizza, “cuore” della riqualificazione dell’area Z3, soldi provenienti dal Terzo valico che l’amministrazione comunale, inizialmente, voleva spendere su palazzo Cambiaso per il Museo del Cioccolato, guarda caso contestato da Bertoli. Nell’ex Cavallerizza, annuncia la giunta, si farà l’Accademia Enogastronomica del Novese. Altrimenti, si va al voto.