Biodigestore Energa: tutti con Arquata e Isola

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Lo Scrivia ad Arquata

Anche la Provincia di Alessandria sembra aver preso una posizione chiara contro il biodigestore previsto a Isola del Cantone e così, oltre al comune ligure e ad Arquata, ci dovrebbe essere anche l’amministrazione provinciale al Tar per chiedere di annullare la delibera della giunta regionale ligure che a dicembre ha dato parere favorevole dal punto di vista ambientale al contestato progetto della Energa.

I timori riguardano, per i paesi a valle di Isola, il potenziale inquinamento dello Scrivia e quindi degli acquedotti a causa degli sversamenti previsti dall’impianto di trattamento rifiuti. L’altro giorno, ad Alessandria, a palazzo Ghilini, erano presenti 11 sindaci dei comuni dell’asta dello Scrivia (Arquata, Serravalle, Novi, Tortona, Villalvernia, Stazzano, Vignole, Cassano, Viguzzolo, Castelnuovo, Pozzolo), oltre al primo cittadino di Isola, Giulio Assale, e a parlamentari e consiglieri regionali, tutti convocati dalla presidente Rita Rossa, rappresentata dal suo vice e sindaco novese Rocchino Muliere.

Rispetto a due settimane fa, quando a Isola l’ex sindaco arquatese Maria Grazia Morando, a nome della Rossa, aveva dato per scontato il ricorso al Tar anche della Provincia salvo essere parzialmente smentita dalla stessa presidente provinciale (“non c’è ancora nulla di deciso”), stavolta da palazzo Ghilini non dovrebbero esserci incertezze. Tutti i presenti all’incontro infatti si sono detti pronti a seguire la strada tracciata da Arquata e Isola, che hanno già incaricato rispettivamente gli avvocati Emiliano Bottazzi e Piera Sommovigo.

Muliere ha parlato della necessità di “un’azione comune” contro l’impianto della Energa, capace di lavorare 33 mila t annue di rifiuti per produrre energia elettrica dalla loro fermentazione. L’idea è quella di proporre due ricorsi separati da parte di Arquata e Isola con gli altri comuni piemontesi in appoggio attraverso un ricorso tecnicamente definito “ad adiuvandum”. Ad Arquata nelle prossime settimane dovrebbe svolgersi una seduta dell’Osservatorio ambientale comunale dedicato al progetto.