Il 31 agosto si conoscerà il futuro dei 60-70 operai della Bundy di Borghetto Borbera considerati in esubero dalla proprietà. Per quel giorno i sindacati, la Bundy refrigeration, la Regione e Confindustria di Alessandria sono stati convocati a Roma dal Ministero del Lavoro per valutare quanto deciso prima di Ferragosto in un incontro a Torino, cioè la possibilità di concedere all’azienda un altro anno di ammortizzatori sociali ed evitare così il licenziamento delle maestranze considerate in esubero. Il mese scorso, in seguito agli appelli della Regione, dei parlamentari di ogni colore politico e dalle istituzioni in generale hanno spinto la Sun capital partner, il fondo di investimento Usa proprietario della fabbrica, a non avviare la procedura di mobilità, prevista dal 31 luglio dopo la fine dei contratti di solidarietà, non più rinnovabili a causa delle novità introdotte dal Jobs Atc.

A spingere l’azienda a fare marcia indietro, dopo settimane di silenzio, la proposta della Regione di far utilizzare gli spazi vuoti dello stabilimento ad altre aziende, in modo da assorbire gli esuberi. La proroga agli ammortizzatori sociali, con la concessione della cassa integrazione straordinaria, sarà possibile presentando a Roma un piano industriale, per il quale serve l’ok del ministero guidato da Luigi Di Maio, e che indicherà cosa intende fare dello stabilimento la proprietà nei prossimi anni. I sindacati, a fronte dell’apertura da parte della Bundy, aveva fermato gli scioperi già previsti.