Bosco Marengo: serata dedicata al deposito nucleare e alla ex Fn

Legambiente illustrerà il Programma Nazionale per il nucleare: le osservazioni dei cittadini da presentare entro il 13 settembre

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Si discuterà del futuro deposito nazionale delle scorie nucleari domani sera, giovedì, alle 21, nella sala comunale di via Verde a Bosco Marengo. Il paese è infatti da decenni interessato dal sito della ex Fabbricazioni Nucleari (Fn), dove è in corso lo smantellamento da parte della Sogin e dove sono depositate diverse quantità di rifiuti radioattivi in attesa, per all’appunto, dell’individuazione del deposito nazionale.

Legambiente regionale, con i circolo Vallemme e Ovadese, ha organizzato al serata poiché il 15 luglio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Programma Nazionale per il nucleare, che verrà illustrato, tra gli altri, da Gian Piero Godio, uno dei massimi esperti di nucleare a livello nazionale. Verrà fatto il punto della situazione su Bosco Marengo e verranno illustrate le modalità per presentare le osservazioni al Programma nazionale per il nucleare da parte dei singoli cittadini e delle associazioni, osservazioni che vanno depositate entro il 13 settembre al Ministero dell’Ambiente.

“Per conoscere i vari aspetti del Programma Nazionale – spiegano da Legambiente – valutare cosa comporta per i “nostri” impianti e depositi nucleari, e cominciare a pensare a quali osservazioni presentare, tutti i cittadini, non solo i boschesi ma anche i cittadini dei paesi confinanti, sono invitati all’incontro”. Le premesse, sotto certi aspetti, non sono delle migliori. Come riporta Legambiente, dal rapporto ambientale del Programma Nazionale per il nucleare, emerge che nell’anno 2013, l’impianto ex Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo ha scaricato nel Rio Lovassina ben milleduecentocinquanta chilogrammi di uranio. “Speriamo – commentano all’associazione – si tratti solo di un incredibile errore di scrittura, ma quanto pressapochismo!”. La Sogin interpellata a tal proposito, dice: “La relazione è opera del ministero dell’Ambiente ma è evidente che si tratta di un refuso. Le quantità di uranio in questione, pari a un solo kg, sono assolutamente nella norma”.