Trecento mila euro di fondi pubblici letteralmente sprecati e ne serviranno altri per riavere l’edificio utilizzabile. Il “pasticcio” di cascina Mulino Vecchio, a Capanne di Marcarolo (Bosio), poco distante dal sacrario della Benedicta, sta diventando sempre più caro per la collettività, e ora le Aree protette dell’Appennino Piemontese hanno deciso di sospendere la concessione sull’edificio e dei boschi vicini ottenuta negli anni scorsi dalla Regione. L’edificio, quasi dieci anni fa, nel 2009, era stato recuperato nell’ambito del progetto Parco della Pace, dedicato alla Resistenza, per diventare un cosiddetto “centro polivalente”. Tutti d’accordo, a cominciare dall’allora Comunità montana Alta Val Lemme Alto Ovadese e dal Parco Capanne di Marcarolo (poi Aree protette dell’Appennino), nel creare una foresteria per i visitatori dell’area protetta e del sacrario. Soltanto che, in questo decennio, nessuno ci ha mai dormito, sia perché risulterebbe comunque scomodo da raggiungere ma sopratutto perché è sempre rimasto chiuso.

Dino Bianchi, presidente del Parco dell'Appennino Piemontese
Dino Bianchi, presidente delle Aree protette dell’Appennino Piemontese

Gli unici a essere entrati sono i ghiri, che hanno devastato gli arredi, e i ladri, che hanno portato via il possibile. La mancata apertura è dovuta a un contenzioso tra Comunità montana e Parco, mai risolto. “Mulino Vecchio – spiega Dino Bianchi, presidente delle Aree protette dell’Appennino Piemontese – non ha mai ottenuto l’abitabilità né è stata mai prodotta la consegna del termine del lavori di recupero da parte dell’allora Comunità montana. In sostanza, non è mai stato utilizzabile né, quindi, assegnabile a un eventuale gestore. Per questo abbiamo deciso di sospendere la concessione sull’edificio e sui terreni”. Come evidenzia Bianchi, per un’eventuale apertura di Mulino Vecchio serverebbe altri soldi viste le condizioni in cui versa. Il Parco ha invece chiesto alla Regione il rinnovo per l’uso dei cascina Moglioni, a Capanne di Marcarolo, dove ha sede l’Ecomuseo omonimo; cascina Camparo a Voltaggio, cascina Cornaglia a Lerma e cascina Ferriere Inferiori a Casaleggio Boiro. Il Parco della Pace della Benedicta è uno dei parchi tematici che nel decennio scorso la Provincia aveva finanziato con soldi dell’Unione Europea (oltre 5 milioni di euro la spesa totale, di cui 3 da Bruxelles): diversi si sono rivelati fallimentari, come lo Story Park di Ovada e il Parco Avventura di Mongiardino Ligure.