Un “buco” di 87 mila euro: per questo gli abitanti di Volpedo si sono visti aumentare le tasse per i prossimi quattro anni. Il Consiglio comunale ha dovuto approvare nuovamente il bilancio 2019 poiché la Corte dei conti aveva evidenziato delle irregolarità. In particolare, era emerso che risultavano credito non riscossi (i cosiddetti residui attivi) per 108 mila euro per quanto riguarda la tassa rifiuti. Le precedenti amministrazioni, guidate dal sindaco Giancarlo Caldone, scomparso nel gennaio 2020, in sostanza non erano state molto attente nei confronti dei cittadini per quanto riguarda la Tari. Nel 2019, il cosiddetto fondo crediti di dubbia esigibilità, cioè i soldi accantonati a garanzia dei crediti che rischiano di non essere riscossi, era stato calcolato in circa 21 mila euro e con un avanzo di bilancio di 185 mila euro.

Elisa Giardini
Elisa Giardini

I giudici contabili hanno però contestato queste cifre e ricalcolato il fondo crediti in ben 112 mila euro, portando, per questioni tecniche e di contabilità, a un disavanzo di 87 mila euro. Il Comune, ora guidato da Elisa Giardini, in precedenza vice di Caldone, ha dovuto così aumentare l’addizionale Irpef dell’0,20%. Secondo Giardini, l’amministrazione comunale in carica aveva avviato la riscossione della Tari già prima dell’intervento della Corte dei conti, avvenuto a ottobre 2020. I giudici contabili hanno però imposto anche l’aumento delle tasse a garanzia del rientro dal maxi debito. L’aumento dell’addizionale Irpef riguarda solo i redditi superiori a 10 mila euro. Al 31 dicembre 2018 risultavano anche crediti non riscossi per 15 mila per l’Imu e la Tasi.