Da un mese circa la Bundy refrigeration di Borghetto Borbera è diventata scozzese. Il fondo di investimento Usa che aveva acquisito la fabbrica, la Sun Capital Partnership, ha ceduto tutti gli stabilimenti del gruppo nel mondo. Paradossalmente, due siti industriali del gruppo sono finiti in mano italiana, alla Marcegaglia, che ha fatto suoi gli impianti in Messico e Colombia, ma non l’unico in Italia, Borghetto, appunto, acquisito dalla scozzese Granholm Group, diventata proprietaria della Bundy anche in Ungheria, Turchia, Germania e Brasile. Ora i sindacati si chiedono cosa succederà dopo che a settembre la Sun Capital Partnership aveva presentato un piano di industriale che aveva permesso ai lavoratori di ottenere la modifica dei contratti di solidarietà, in scadenza, in cassa integrazione straordinaria per un altro anno.

Una manifestazione degli operai della Bundy negli anni scorsi

Il piano prevedeva, tra l’altro, l’affitto di un capannone ad altre aziende per l’eventuale assorbimento di parte dei 60 esuberi (su 160 occupati) e un rilancio con la ricerca di nuove fette di mercato. Le rsu della fabbrica valborberina parlano di “fase di transizione. Tra i lavoratori del sito di Borghetto la tensione e la preoccupazione per il loro futuro è parte del quotidiano. Il 13 novembre, un primo incontro tra Rsu, sindacati e direzione non ha dato risposte. L’11 dicembre è in programma un nuovo incontro. Il calo di ordinativi, benchè fisiologico e legato al mercato, è stato superiore rispetto alla media del periodo, ulteriore elemento di preoccupazione, Rsu e sindacati chiederanno di poter calendarizzare una serie di incontri per poter valutare in pieno la situazione”. La Bundy produce componenti per frigoriferi, settore in crisi da un decennio. I lavoratori chiedono in sostanza certezze sul futuro della fabbrica ai nuovi proprietari: intendono investire o meno?