Cabella lavora sulla stazione ferroviaria: “Via i treni super veloci dal centro della città”

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Spostamento della stazione ferroviaria di Novi e riproposizione del raccordo ferroviario “shunt”. Temi legati al passaggio del Terzo valico che tornano prepotentemente in auge con la vittoria del centro destra, supportati provocatoriamente dal sindaco uscente Rocchino Muliere: “Vedremo cosa saranno capaci di fare i vincitori”-.
“Due cose potremo quantomeno provare a farle con forza – replica il neo sindaco Gian
Paolo Cabella – innanzitutto chiedere al Cociv di ritornare al progetto iniziale che
prevedeva la variante dello shunt, passante in zona Pieve. Ciò avrebbe eliminato il
passaggio dei treni super veloci dal centro di Novi. La conseguenza potrebbe essere lo
spostamento della stazione ferroviaria a beneficio di tutta la città e si eviterebbero anche le opere di permeabilità per il passaggio di auto e pedoni da una parte all’altra di una città, ancora oggi tagliata a metà dalla linea ferroviaria”-.
Cabella conta sull’appoggio, già incassato, di influenti politici del centro destra, per poter
far cambiare idea al Cociv e per sviluppare un nuovo progetto urbanistico per il
Movicentro.
“Esatto – conferma -. Per la riproposizione dello shunt abbiamo l’appoggio del presidente
della Regione Liguria Toti, del governatore del Piemonte Cirio, di Riccardo Molinari e
naturalmente di Berutti di Tortona. Questo come anticipo della sparizione, non solo dei
passaggi dei treni ma della linea del Terzo valico dal centro di Novi. Invece di metterlo
sottoterra lo shunt lo vorremmo sul piano di campagna, perché ad esempio potremmo
collegarci con l’ingresso dell’Ilva che la variante del Comune non prevedeva. La variante
del Comune, purtroppo, avrebbe comportato anche pericolosità pubblica – conclude il
sindaco Cabella -. Si prevede infatti il passaggio giornaliero in città da uno a 4 treni con
gas esplosivi. Ricordiamoci di Viareggio”-.