Carabinieri: Albano esulta, Voltaggio chiede chiarezza

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La caserma di Gavi prima dell'attestimento dei ponteggi

“La caserma resta a Gavi, nessun dubbio su questo”. Parola di Nicoletta Albano, vicesindaco di Gavi. L’altro giorno gli amministratori gaviesi hanno incontrato il comandante provinciale dell’Arma, Enrico Scandone, arrivato a Gavi per constatare di persona l’andamento dei lavori sull’edificio di piazza Dante. Lavori che, nonostante l’ordinanza che a fine novembre li definiva “urgenti” date le condizioni fatiscenti dell’immobile con cadute di calcinacci e non solo, non sono mai partiti.

Il provvedimento, firmato dal sindaco Rita Semino, era la conseguenza dell’intervento del generale Mariano Mossa, comandante della Legione Piemonte e Valle d’Aosta, il quale, a settembre, aveva intimato il Comune a intervenire, altrimenti i militari sarebbero stati trasferiti altrove. La vicenda, come è noto, prende le mosse dalla volontà del Comune di vendere ai privati l’edificio per permettere la realizzazione dell’ennesimo “palazzone” di cui Gavi è purtroppo costellata dai decenni scorsi. La delibera sulla alienazione della caserma, approvata nel 2013, non è stata però ritirata dalla maggioranza nonostante la decisione di spendere oltre 100 mila euro per la sistemazione. Il mancato avvio dei lavori ha nuovamente messo in fibrillazione i vertici dell’Arma, e il recente sopralluogo dell’Arma a Carrosio, dove il Comune ha proposto una sede per i carabinieri nell’ex bar centrale, ha lasciato intendere che i vertici dei militari puntino ancora a lasciare Gavi.

“È stato un ottimo incontro – spiega Albano riferendosi alla visita di Scandone -. Sono stati definiti alcuni dettagli tecnici importanti. Considerati i materiali che useremo, al più presto riprenderanno i lavori, con temperatura auspicabile superiore ai 5 gradi. Di sicuro la caserma resta a Gavi”. L’Arma, da parte sua, conferma l’incontro e fa sapere che non è stata indicata dal Comune una data precisa per l’avvio dei lavori (poiché dipende dal clima) e che i ponteggi creano comunque un certo disagio ai militari. Rispetto all’ampliamento della caserma nella vicina sede dell’Aib (edificio anch’esso posto in vendita dal Comune), i carabinieri sostengono che al momento non ci sono novità e che esiste solo un progetto di sistemazione esterna.

Rispetto alla visita dei vertici militari a Carrosio, l’Arma ricorda che il motivo era la situazione della caserma di Voltaggio, situata vicino al convento, dove ci sarebbero dei dissidi con la proprietà, cioè i padri cappuccini, oltre agli annosi problemi di spazio ridotto. Tutto però starebbe per risolversi. “A me risulta – dice il sindaco di Voltaggio, Michele Bisio – che le verifiche svolte più volte dall’Arma sull’immobile di Carrosio erano motivate dalla situazione di Gavi, anche perché per la nostra caserma i problemi con la proprietà mi risultano risolti”.