Il municipio di Carrega Ligure

Il prossimo sarà il quarto bando. Le Aree protette dell’Appennino Piemontese da tempo stanno cercando un tecnico per il Parco regionale dell’Alta Val Borbera ma nessuno sembra voler andare a lavorare negli uffici di Carrega Ligure, istituito tre anni fa dalla Regione dopo una petizione on line con migliaia di adesioni. I primi due bandi hanno avuto esito negativo. Il terzo, già chiuso, ha visto la partecipazione di circa venti candidati ma la scorso settimana è stato revocato su decisione del Consiglio direttivo. Così, se ne riparlerà il prossimo anno. I primi due bandi indicavano come sede di lavoro solo Carrega, per questo, secondo gli amministratori delle Aree protette, non hanno avuto successo, viste le difficoltà a raggiungere il paese. Nel terzo erano indicate le sedi di Bosio o Carrega e i candidati sono stati numerosi. Secondo il presidente delle Aree protette, Danilo Repetto, l’indicazione nel bando della sede di Bosio rischia di non rispettare la volontà dell’amministrazione di portare personale direttamente a Carrega per far vivere il Parco valborberino: “Il bando va ripubblicato con diciture corrette rispetto alla destinazione del personale, cioè Carrega, mentre le due alternative possono dare adito a ricorsi”. Repetto ha fatto propria la posizione dell’amministrazione comunale di Carrega, rappresentata nel Consiglio delle Aree protette dal vicepresidente Gianni Chiesa: “Serve un segnale sulla volontà di investire sul Parco dell’alta Val Borbera. Fra i cittadini c’è malumore per la mancanza di personale nella sede di Carrega”. L’unico dipendente è un operaio, per altro in difficoltà, come tutti, a raggiungere il posto di lavoro per via della frana sulla provinciale 147. Dubbi sulla revoca sono stai sollevati dal consigliere Giacomo Briata: “In base a un parere legale, chi dovesse vincere il bando che si vuole revocare non può scegliersi la sede di lavoro, indicata dalle Aree protette, datore di lavoro. Con la revoca si allungheranno ancora di più i tempi per trovare personale per Carrega”. Il direttore delle Aree protette, Andrea De Giovanni, ha ricordato infatti che serviranno oltre sei mesi prima della pubblicazione del nuovo bando anche perché ci sono nuove regole da rispettare. Il Consiglio ha infine votato la revoca con voti unanimi. A Carrega l’ufficio viene aperto solo una volta la settimana per lo sportello forestale.