I ruderi del castello di Carrega
I ruderi del castello di Carrega

Carrega Ligure vuole il parco naturale nel suo territorio. Il Consiglio comunale, sabato mattina, ha votato all’unanimità la proposta di istituire l’area protetta con l’obiettivo di tutelarsi dalle scorribande di caprioli e cinghiali e di rilanciare la zona dal punto di vista economico. “La proposta – spiega il vicesindaco Gianni Chiesa – è stata votata da tutti i consiglieri poiché arriva dal basso, dai cittadini. Tutti i consorzi rurali di Carrega sono infatti d’accordo sull’area protetta e sul pre-parco, dove sarà possibile la caccia ma solo per i residenti”.

La Valle dei Campassi a Carrega Ligure
La Valle dei Campassi a Carrega Ligure

Non dovrebbero quindi esserci le solite proteste che si manifestano in questi casi da parte dei cacciatori. Nel parco vero e proprio l’attività venatoria non sarà possibile: si potranno attuare solo i piani di contenimento del capriolo e del cinghiale, come avviene nel Parco dell’Appennino Piemontese, probabile futuro titolare dell’area protetta di Carrega, già gestore in zona del sito di importanza comunitaria (sic) denominato Massiccio dell’Antola, Monte Carmo, Monte Legnà, istituita nel 2007 dalla Regione su input dell’Unione europea per tutelare solo alcune specie animali e vegetali. L’Ambito territoriale di caccia Al3, infatti, non riesce a governare la presenza degli ungulati, che stanno danneggiando le poche attività agricole presenti.

Il voto del Consiglio comunale era l’atto necessario per avviare l’iter in Regione con l’appoggio del Parco dell’Appennino Piemontese. Per la verità, alcuni sindaci dei Comuni facenti parte di questo ente non sono sembrati molto d’accordo con la proposta riferita alla Val Borbera. Nell’ultima seduta della Comunità dell’area protetta, Bruno Aloisio e Franco Ravera, primi cittadini di Lerma e Belforte, hanno evidenziato espresso dubbi sostenendo, in sostanza, che i Comuni sono senza soldi e che non è giusto spenderne altri per il Parco. Mario Bavastro, consigliere dell’ex Capanne di Marcarolo, ha risposto: “I sindaci dovrebbero protestare non contro l’istituzione di un parco e per i soldi necessari a tale scopo ma contro i 6,2 miliardi che verranno spesi per un’opera inutile come il Terzo valico, ricavati anche dai pesanti tagli ai Comuni”.