Delle condizioni della scuola di Carrosio dal punto di vista del rischio sismico l’opposizione chiedeva di discutere da anni ma non c’è stato verso: per l’amministrazione comunale non era argomento da affrontare in Consiglio comunale. Ora che a Carrosio da settembre gli alunni della “Felice Costa” dovranno seguire le lezioni nell’ex asilo Santa Croce proprio perché il plesso scolastico deve essere messo a norma per evitare guai in caso di terremoto, la minoranza non può fare a meno di ricordare che “noi l’avevamo detto”. La scuola negli anni scorsi è stata oggetto di un importante intervento di manutenzione straordinaria e di riqualificazione energetica. Rifatti il tetto, l’ingresso e i pavimenti dell’atrio, i muri esterni sono stati ridipinti con disegni ideati dagli alunni. I lavori di carattere energetico, secondo i tecnici progettisti, hanno comportato una riduzione del fabbisogno energetico pari al 90% grazie al cappotto termico, alla sostituzione delle finestre con vetri a norma. Riviste inoltre le fondamenta e tolte le tegole dal tetto per alleggerire la struttura. I fondi ministeriali, 203 mila euro, sono stati attesi per tre anni. Per la minoranza, sin dal 2017, era prioritario fare altro. “La relazione riferita alla riqualificazione energetica – spiega il consigliere di minoranza Luigi Traverso – già tre anni fa citava la necessità di lavori riferiti alla sicurezza della scuola in caso di terremoto. La verifica sulla vulnerabilità sismica dell’edificio, firmata dall’ingegner Alberto Dolcino di Castelletto d’Orba, era stata stilata prima dell’esecuzione dei lavori poi conclusi. Noi avevano chiesto più volte di discutere della questione in Consiglio comunale ma il sindaco, Valerio Cassano, ha sempre negato questa possibilità. Volevamo ottenere alcuni chiarimenti sulla relazione per comprendere se l’intervento eseguito sulla scuola, costato in totale 330 mila euro, abbia del tutto eliminato i rischi paventati nel documento sulle conseguenze per l’immobile in caso di terremoto”.

L’ex asilo Santa Croce

L’ingegnere aveva spiegato sui giornali che la situazione della scuola di Carrosio era simile a quella del 99% degli edifici scolastici ma ora l’opposizione ribadisce che prima si dovevano eseguire i lavori di adeguamento antisismico e solamente dopo gli altri: “Che senso ha avuto fare gli interventi sul risparmio energetico, per altro senza neppure un pannello fotovoltaico, se poi la scuola è rimasta a rischio e ora si deve correre ai ripari traslocando temporaneamente gli alunni? In totale saranno spesi ben 610 mila euro”. Il primo cittadino spiega: “Non ci sarà alcun problema per lo svolgimento delle lezioni, ospitate nell’ex asilo e quindi del tutto regolari. Oltretutto, il trasloco provvisorio servirà anche a evitare l’interruzione delle lezioni a causa del referendum del 20 e 21 settembre, per il quale sarebbe anche stata necessaria la sanificazione delle aule prevista dalle norme sul coronavirus. In questo modo gli alunni non avranno grossi disagi e si potrà eseguire il primo lotto di lavori. La scuola dovrebbe essere pronta per fine settembre, al massimo metà ottobre”. Il Consiglio comunale, nell’ultima seduta, ha approvato la variazione di bilancio che permetterà di finanziare i lavori. A bilancio è prevista una spesa complessiva di oltre 200 mila euro. Gli alunni sono poco meno di venti. Inizieranno la scuola il 15 settembre. Il giorno prima a Carrosio sarà festa patronale.