A Castelnuovo Scrivia sono tornate le cicogne. Un evento già avvenuto nel 2019, quando, ad agosto, questi splendidi uccelli sono stati avvistati sulla torre merlata del castello. “Da un paio di giorni – dice Antonello Brunetti, castelnovese amante della natura e del territorio – due cicogne “abitano” nella zona Buschi, fra le cascine Ricci e Taverna. Una si aggira intorno a un silos forse per crearvi un nido e l’altra, assai “estroversa”, si occupa di procurare il cibo e si avvicina sino a un paio di metri ai proprietari delle cascine che smuovono il terreno qua e là creando piccole buche dalle quali la cicogna n.1 . ricava cibo azionando le poderose unghie”. A immortalare le cicogne è stato ancora una volta il fotografo castelnovese Bruno De Faveri. “La meravigliosa serie di foto – dice ancora Brunetti – ci offre alcuni momenti di questa gradita presenza che ci auguriamo duri a lungo a meno che la Regione non persista nella criminale intenzione di riaprire la caccia a tutto ciò che si muove in aria e inserisca nell’ecatombe anche le cicogne”.

(foto Bruno De Faveri)

Il riferimento è alla contestata modifica alla normativa regionale sulla caccia che prevede di aprire la caccia per quindici specie finora tutelate, quasi tutti volatili. Le cicogne sono tornate in provincia di Alessandria nel 2010, a Retorto (Predosa), dopo decenni di assenza, causata dalla riduzione dei loro habitat naturali. Poco lontano dalle cascine Ricci e Taverna, 500 metri a valle, in zona Cantaberta, tutt’attorno al neonato Parco delle orchidee, il Parco del Po, ricorda Brunetti, “ha provveduto in questi giorni alla piantumazione di una lunghissima siepe di biancospini e di altri arbusti tipici di Scrivia. Un lato è rimasto scoperto poiché vi è l’intenzione di ampliare la zona acquistando parte dei terreni che si trovano tra il Parco dei neonati e quello delle orchidee”.