Si va verso la sesta asta in cinque anni per il palazzo della Cheirasca, a Gavi. Dal 2014 l’edificio dove Umberto Eco trasse ispirazione, insieme ad altri luoghi, per il suo romanzo più famoso, “Il nome della rosa”, e i terreni limitrofi non trovano alcun acquirente che possa in questo modo sanare, ormai solo in parte, i crediti vantati dalla banca Unicredit e dal fallimento della Tenso One Design di Ancona nei confronti della Old Farm e della Asti Resort di Milano che, ottenuto un mutuo da 4,5 milioni dalla Unicredit, nel 2008 chiusero il cantiere lasciando solo debiti. Le due società nel 2006 avevano ottenuto dal Comune il permesso di realizzare nel palazzo, risalente al Settecento ma privo di tutele storico architettoniche, un centro benessere, abbattendo una parte consistente dell’edificio, nonché una serie di villette nei terreni vicini con tanto di laghetti artificiali e porticcioli e un “parco” con piante fuori luogo come rododendri e mimose. Operazione avviata dalle due società con un maxi un mutuo da 4,5 milioni ottenuto dalla Unicredit.

Rifiuti abbandonati intorno al palazzo della Cheirasca

Nel 2008 il cantiere era già fermo ma l’anno dopo il Comune stipulò lo stesso la convenzione con Old Farm e Asti Resort relativa alle decine di villette, operazione mai partita. Nel palazzo, invece, distruggendone una parte, venne costruita la piscina coperta con i lavori eseguiti dalla Tenso One Design, poi fallita poiché non venne mai pagata. La Regione, a fronte dello stop ai lavori, aveva intanto ridimensionato le aree edificabili. La banca e il fallimento della Tenso One Design di Ancona si erano rivolte al giudice per essere risarcite, finora senza successo: dalla prima base d’asta del 2014, pari a 3 milioni di euro, riferita anche ai terreni, nel 2017 si era già scesi a poco più di un milione. Nel frattempo, la parte più antica del palazzo non abbattuta ha cominciato a crollare, il cantiere è stato razziato e la strada di accesso è diventata una discarica di materiali edili. Ormai difficilmente recuperabili anche la piscina coperta e la parte nuova dell’immobile. All’interno piove ovunque, anche nella piccola chiesetta dove andavano a messa gli abitanti di Cheirasca quando il palazzo ospitava una fiorente azienda agricola. Le aste si svolgono nello studio del commercialista Lorenzo Dutto di Alessandria, che ha confermato il sesto tentativo di vendita.