Il 2017 dei negozianti ovadesi è iniziato con un saldo negativo di 8 unità. Nel 2016, infatti, hanno aperto 13 attività (2 nel settore alimentare, 10 nel settore non alimentare e 1 nel settore misto) a fronte di 21 cessazioni (2 alimentari, 16 non alimentari e 3 nel settore misto) .Nel settore dei pubblici esercizi si sono registrate 2 aperture e 4 cessazioni con un saldo negativo di 2 esercizi. Completano la statistica la chiusura di un’edicola, di un distributore (inattivo da tempo) e l’apertura di una nuova farmacia.

Non cambia la tendenza negativa degli scorsi anni, anche se forse in maniera meno cruda rispetto ad altre zone della provincia, altrettanto provate dalla grande distribuzione e dalla quota crescente di e-commerce”, è il quadro.

Sono attivi 300 esercizi di vicinato (58 alimentari, 213 non alimentari e 29 misti), 84 pubblici esercizi (bar, ristoranti, pizzerie), 8 tabaccherie, 5 edicole, 6 distributori di carburante, 4 farmacie, 17 medie strutture commerciali (6 miste e 11 non alimentari), 15 estetisti, 27 acconciatori, 4 agenzie di viaggio (più 1 on-line), 3 sale da gioco, 3 attività di autonoleggio, 2 alberghi, 6 bed & breakfast, 2 agriturismi, 1 ostello e 1 casa appartamenti vacanze.

Allo Sportello per le Attività Produttive si registra un incremento costante delle strutture ricettive, bed & breakfast. “E’ un piccolo segnale di vitalità del territorio – commenta l’assessore alle Attività economiche, Giacomo Pastorino – conferma l’incremento sia dei visitatori che delle permanenze in zona, come emerge dai dati turistici, 12 mila presenze. La scommessa del Monferrato Ovadese è quella di saper intercettare maggiormente tale tendenza e trasformarla in un’opportunità concreta anche per il commercio al dettaglio”. Lavorare e collaborare con le associazioni senza pregiudizi è la ricetta di Pastorino e dell’amministrazione comunale per creare nuove opportunità sul territorio e mantenere stabilità nel tessuto commerciale.

La vivacità è sempre benvenuta, spesso la troppa vivacità rappresenta un segnale di precarietà, che tutti insieme dobbiamo cercare di arginare”. Ad esempio i bar: “Sono essenziali in una cittadina che si professa turistica, ma certamente devono trovare una sostenibilità economica rapportata alla popolazione e, forse, ripensare al modello di servizio offerto”, conclude il vicesindaco Pastorino.

Nel 2016 ci sono state iniziative rivolte al commercio, altre sono previste nel 2017 compatibilmente con le risorse. “Tuttavia on si può pensare di rilanciare il commercio senza investire sul centro storico”, sostengono gli oppositori Giorgio Bricola ed Emilio Braini.