Da sabato 16 maggio è nuovamente consentita la caccia di selezione al cinghiale, che potrà essere esercitata fino al 15 marzo 2021. La decisione della giunta regionale viene considerata positiva dalla Coldiretti di Alessandria che, insieme alle altre associazioni agricole, aveva evidenziato gli aspetti negativi del blocco di questa attività iniziato a marzo per via della pandemia. Il rischio paventato era, ancora una volta, il proliferare della specie senza azioni di contenimento e quindi, in particolare, l’aumento dei danni alle coltivazioni. Una misura assolutamente necessaria: così Coldiretti definisce la decisione della giunta Cirio. “In questo periodo di emergenza sanitaria, con i territori ancor meno presidiati e lo stop alla caccia di selezione – prosegue l’associazione -, cinghiali e fauna selvatica hanno proliferato nelle campagne arrivando indisturbati fino addirittura alle porte dei centri abitati e sulle strade principali mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini, di chi trasportava generi alimentari e dei soccorsi medici”.

Campi devastati dai cinghiali

Secondo il presidente Mauro Bianco, “l’eccessiva presenza degli animali selvatici rappresenta una vera e propria emergenza che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro. Serve affrontare in maniera efficace il fenomeno e dare finalmente risposte rispetto a una situazione divenuta ormai drammatica tanto nelle campagne quanto nelle città”. “Auspichiamo ora che gli Atc e i Ca, che non l’hanno ancora fatto, presentino le relative proposte di piano di prelievo selettivo al fine di contenere su tutto il territorio la conta dei danni”, concludono Bianco e il direttore Roberto Rampazzo.