Meno impattante e meno costoso. La nuova amministrazione comunale di Gavi punta a realizzare la circonvallazione del paese non più passando in località Forneto ma con un tunnel sotto il Forte. I soldi per la progettazione hanno buone possibilità di arrivare dal Terzo valico: a Gavi, dalla ripartizione dei fondi del Patto per il territorio con altri dieci Comuni, spettano 2,9 milioni di euro. Il paese attende da decenni la strada che toglierà il traffico dal centro storico, proposta che per molto tempo ha incontrato l’opposizione dei commercianti. Nel decennio scorso le cose però sono cambiate: una raccolta firme organizzata da un gruppo di esercenti e da Legambiente nel 2004 fece partire in Provincia l’iter progettuale del tracciato che dalla provinciale 160 per Francavilla Bisio, con un nuovo ponte, si collega alla 176 per San Cristoforo e da lì passa sotto il santuario della Madonna della Guardia, in località Forneto e arriva alla strada 168 per Parodi. Costo, 30 milioni di euro, compreso il nuovo ponte al posto del guado. L’iter si è concluso nel 2013 ma i soldi non sono mai arrivati, anche perché il Comune non ha mai richiesto ufficialmente la circonvallazione.

Traffico in via Mameli

Più volte, negli ultimi anni, Nicoletta Albano, nelle vesti di sindaco o vicesindaco, ha sostenuto in Consiglio comunale che erano i commercianti a non volere la nuova strada e che la questione riguardava esclusivamente la Provincia. Ora l’amministrazione guidata da Carlo Massa ha invece deciso di fare il possibile per rendere il centro storico più vivibile ma ha vuole evitare l’impatto ambientale e paesaggistico che comporta il tracciato in località Forneto. Oltretutto, i costi saranno inferiori. L’ipotesi prevede infatti il passaggio in galleria sotto la collina del Forte partendo da località Valle per arrivare nel piazza dell’enoteca per intercettare il traffico dalla valle Scrivia ma anche quelli in arrivo dalla bassa Val Lemme, dall’Ovadese e da Novi attraverso la Lomellina. “Una volta approvato il progetto – dice il vicesindaco, Valerio Alfonso – il Comune potrà richiedere i fondi per quest’opera. Stesso discorso per il ponte previsto al posto del guado sul Lemme. Non è possibile che a ogni piena non sia possibile, per chi arriva da Bosio e Parodi, transitare sul torrente”