81 firme a Bosio contro il nuovo orario estivo dei bus del Cit. Sono state consegnate in settimana al consorzio da alcuni cittadini per chiedere al consorzio dei trasporti novese di rivedere le nuove corse, in particolare quelle chiamate “ad anello” tra Gavi, Bosio e Parodi, con un percorso di quasi 50 minuti. I bosiesi chiedono anche una corsa da Novi a Bosio verso le 16 e un minimo di servizio la domenica. La raccolta firme è la punta dell’iceberg di una protesta che coinvolge anche i sindaci dell’alta Val Lemme. Giuseppe Benasso, primo cittadino di Voltaggio, spiega: “Mentre le corse per Busalla sono rimaste le stesse del 2018, verso il Novese la situazione si è fatta pesante, con addirittura tre quarti d’ora minimi di attesa da Voltaggio verso Gavi e Novi. Oltretutto, è stata tagliata la corsa delle 14,15 da Molini, che interessa quindi anche Fraconalto. Molte corse sono state anticipate, creando disagi”. Situazione simile a Carrosio e Fraconalto. Per Parodi, il sindaco Carolina Ruzza dice: “Le corse da Gavi e Parodi fanno il giro da Bosio impiegando 50 minuti quando la distanza tra i primi due paesi è di appena 3,5 km: è impensabile una cosa del genere”.

Giuseppe Licata (a sinistra)

Il presidente del Cit, Giuseppe Licata, replica così ai sindaci: “Ricordo ai sindaci che tutti hanno votato il piano di ristrutturazione con il quale si chiede di ridurre il debito del Cit: se ora hanno cambiato idea e vogliono che il consorzio assuma del personale lo dicano ufficialmente e mettano dei soldi. A uno degli autisti non è stato rinnovato il contratto a tempo determinato, mentre altri due andranno in pensione a breve, così come il dirigente Alberto Moretto. Nell’orario estivo abbiamo accolto alcune modifiche proposte dagli utenti ma non si può fare molto di più”. Il Cit ha intanto annunciato l’avvio del servizio bus a chiamata, per il quale il parere dell’Agenzia regionale per la mobilità, considerato una formalità. L’obiettivo è evitare le corse dei grossi bus senza passeggeri o comunque con pochissimi posti occupati. Quindi, un risparmio dell’uso dei mezzi, del carburante e un impiego del personale più razionale.

Un’immagine di Bosio

L’utente dovrà prenotarsi telefonando agli uffici del consorzio 48 ore prima del giorno e dell’ora in cui intende avere a disposizione il bus. Il personale svolgerà anche un’opera di consulenza, come spiega Licata: “Valutando la data e l’ora richiesti, controlleremo se non siano già previste corse nell’orario indicato dall’utente oppure se ci siano altre richieste di servizio a chiamata in orari vicini. Insomma, ci sarà un dialogo costante con i cittadini”. Il servizio sarà disponibile dal lunedì al venerdì e sarà organizzato utilizzando due piccoli bus “compatti” Iveco Ducato, già in possesso del Cit, dotati di pedana per i disabili. Nessuna nuova assunzione per questo servizio, visti i vincoli imposti dal piano di ristrutturazione approvato lo scorso anno dall’assemblea dei sindaci. Il servizio a chiamata sarà disponibile a Novi Ligure e in tutto il territorio dove opera il Consorzio. Potrebbe essere indicato soprattutto per i piccoli centri dove abitano molti anziani, lontani dall’ospedale di Novi e da altri servizi. A breve saranno indicati la data di inizio del servizio e il numero dove prenotare.