Condannato a sei anni di carcere Andrea Pini, l’accoltellatore di Carrosio

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Carrosio. La piazza dell'accoltellamento

Sei anni di reclusione per duplice tentato omicidio. E’ questa la sentenza pronunciata dal Gup Luisa Avanzino, nel corso dell’udienza in cui è imputato il quarantasettenne Andrea  Pini di Carrosio.

Il 19 marzo dello scorso anno, Andrea Pini, dopo essere stato allontanato dal bar dove aveva consumato parecchie bevande alcoliche, in evidente stato di ubriachezza, aveva sfogato la sua rabbia tagliando con un coltello le gomme di un’auto parcheggiata sulla piazza di Carrosio. Il proprietario della vettura Stefano Cassano, 45 anni, era intervenuto  in difesa del suo bene, ma anziché ravvedersi, il Pini aveva indirizzato l’ira nei confronti del malcapitato, ferendolo gravemente con il coltello. Non è andata meglio al venticinquenne Jacopo Cassano, che nel tentativo di sedare l’aggressione, è stato ferito con lo stesso coltello dal Pini. Solo per un caso le ferite inferte non sono state letali.  Una fortuna per i due aggrediti e anche per l’imputato che di fatto è accusato “solo” di tentato omicidio.

Andrea Pini

Il Pm Riccardo Ghio aveva proposto la pena a 10 anni  e due mesi di reclusione,  il gup  ha valutato che 6 anni sino sufficienti, e ha concesso le attenuanti generiche,  ma ha stabilito che le due vittime, rappresentate dall’avvocato Giuseppe Cormaio, debbano ottenere un risarcimento, per il quale sarà avviata una causa civile.

L’avvocato Giovanni Brignano, difensore di Pini non ci sta e ha annunciato il ricorso in appello, appena saranno rese note le motivazioni della sentenza.

Tutta la difesa si è basata sul fatto che il Pini al momento dell’insano gesto fosse così ubriaco da non sapere cosa stesse facendo, quindi non in grado di intendere e volere. Secondo l’avvocato non aveva intenzione di uccidere.