Coprifuoco notturno da lunedì. Lo ha deciso la Regione per cercare di contrastare il diffondersi della pandemia di coronavirus ma non mancano anche stavolta, come la scorsa primavera, le polemiche sulla gestione dell’emergenza sanitaria. Da lunedì, fino al 13 novembre, saranno vietati gli spostamenti dalle 23 alle 5 del mattino, tranne che per motivi di lavoro, per situazioni di necessità e urgenza, motivi di salute oppure il rientro a casa o presso la propria dimora, che dovranno essere certificate attraverso una autodichiarazione, scaricabile sul sito del Ministero dell’Interno o della Regione. L’ordinanza è stata firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza d’intesa con il presidente della Regione, Alberto Cirio. “Sono misure dolorose, ma condivise – sostiene Cirio -, perché l’aumento del contagio degli ultimi giorni impone regole più rigide. Il sistema sanitario regionale piemontese e tutto il personale stanno facendo il massimo. Il potenziamento dei posti letto, delle terapie intensive e dei laboratori ci permette di combattere questa battaglia con maggior forza, ma servono comunque misure di contenimento modulate sull’evolversi dell’epidemia”. Ieri, 23 ottobre, i casi di persone risultate positive al Covid-19 in Piemonte erano 51.700, 2032 in più rispetto a giovedì, di cui 1036 (51%) asintomatici.

Palazzo Lascaris, sede della Regione

5435 erano in provincia di Alessandria, 2671 ad Asti, 1655 a Biella, 6037 a Cuneo, 4616 a Novara, 26.869 a Torino, 2060 Vercelli, 1528 nel Verbano-Cusio-Ossola. I ricoverati in terapia intensiva, secondo i dati forniti dalla Regione, sono 84(5 in più rispetto a giovedì). I ricoverati non in terapia intensiva sono 1362 (+136 rispetto al giorno prima). 15.016 le persone in isolamento domiciliare. Infine, i tamponi diagnostici finora processati sono 919.629 (+12665),di cui 495.464 risultati negativi. L’opposizione targata 5 stelle sostiene che “l’aumento esponenziale dei contagi in Piemonte è la certificazione del fallimento di questa Giunta che ha perso la primavera e l’estate a fare polemiche strumentali senza mettere in campo uno straccio di piano d’intervento in vista della seconda ondata”. I consiglieri Francesca Frediani e Sean Sacco sostengono: “Ora il Piemonte si trova in una gravissima situazione. Senza un numero adeguato di tamponi giornalieri (il Veneto, ad esempio, è avanti anni luce), con code chilometriche davanti agli ospedali, un aumento costante e vertiginoso dei contagi, senza un piano sugli ospedali da destinare all’emergenza Covid e con il tessuto economico e produttivo piemontese in ginocchio. Una situazione che, inevitabilmente, andrà ad allungare ancora di più i tempi delle liste d’attesa nelle Asl piemontesi”.  I 5stelle ricordano infine: “Martedì il Consiglio regionale sarà chiamato ad esprimersi sulla sfiducia nei confronti dell’assessore Icardi presentata dal Movimento 5 Stelle (documento a firma Sean Sacco). Auspichiamo in una presa di coscienza da parte di maggioranza ed opposizioni. Così non è più possibile andare avanti”.