Confermati i fondi per gli allevatori di suini, ancora nulla per gli operatori dell’outdoor colpiti dalla Psa. Il Senato ieri, 30 marzo, ha approvato la conversione in legge del decreto del governo con il quale era stato nominato il commissario all’emergenza Psa nella figura di Angelo Ferrari, direttore dell’Istituto zooprofilattico del Piemonte. Ci sono i 50 milioni per il settore suinicolo, che ha dovuto abbattere tutti i maiali, ma finora nessuno stanziamento per il turismo colpito dalle restrizioni causate dall’emergenza nei 114 Comuni della zona infetta. La legge dovrà passare anche al vaglio della Camera dei Deputati. Ne ha dato notizia su Facebook la senatrice Susy Matrisciano (M5s): “Un provvedimento importante e urgente per sostenere questa ennesima sciagura che si abbatte sui nostri territori. Io la definisco “una crisi nella crisi” perché il nostro territorio era già ferito non solo dai disastri alluvionali degli ultimi anni, dalle carenze infrastrutturali stradali derivate dal crollo del ponte di Genova, ma anche e soprattutto dalla crisi sanitaria dovuta al Covid. Nel decreto vengono stanziate risorse per la filiera suinicola. Però oltre agli allevamenti dobbiamo pensare a tutto il settore silvo-pastorale, a tutto l’indotto economico fatto di escursionismo, turismo legato all’outdoor che concorre all’economia di questi territori. Oggi queste persone ci stanno chiedendo aiuto e non possiamo lasciarli inascoltati. È stato accolto un nostro ODG in questo senso, quindi nei prossimi provvedimenti presenteremo emendamenti perché si possano trovare le risorse necessarie per un sostegno a queste attività”.

Un sentiero lungo la valle del Gorzente: per ora niente fondi per l’outdoor

Sempre dal fronte M5s, la consigliera regionale Sarah Di Sabato esprime intanto “preoccupazione per l’ordinanza emanata della Regione Piemonte con l’obiettivo di debellare l’epidemia di Peste suina africana. Risultano evidenti notevoli problematiche legate alla sicurezza dei cittadini, soprattutto per quanto riguarda le battute di caccia che si terranno anche in orario notturno, con il timore che possano verificarsi gravi incidenti. Riteniamo inoltre assolutamente inopportuno il rimborso spese deciso per i cacciatori, con risorse stanziate in sede di bilancio dall’Assessorato all’agricoltura. Quei fondi andrebbero spesi per assumere personale qualificato in capo alle province e alla città Metropolitana, come chiediamo da anni, ormai ridotto ai minimi storici. Oltre che per la sicurezza dei cittadini – continua Di Sabato -, l’ordinanza ci impensierisce anche per i danni che potrebbe arrecare all’ambiente e alla biodiversità. Gli animali presenti nei territori interessati verrebbero irrimediabilmente danneggiati dalla massiccia e costante presenza delle doppiette, dal giorno alla notte, in un periodo fondamentale per molte specie quale quello riproduttivo. Chiediamo che la Giunta regionale – conclude – riveda al più presto l’ordinanza per il bene dei piemontesi e dell’ambiente e che i fondi regionali previsti a bilancio vengano impiegati per l’assunzione di personale in capo alle Province e a Città Metropolitana”.