Dall’orto sociale nasce l’Oasi Agrisolidale con cucina a km zero

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Tagliolo Monferrato, l'Oasi Agrisolidale è anche locanda
Tagliolo Monferrato

Dopo aver fondato alla cascina Coppetta la Cooperativa Agrisolidale per pazienti oncologici e volontari, qualche giorno fa alla cascina Rondinaria ha inaugurato l’Oasi Agrisolidale, una locanda con cucina a km zero senza fini di lucro in cui lavoreranno persone diversamente abili. Il lavoro in campagna può essere terapeutico, Andrea Reina, 39 anni di Tagliolo Monferrato, di questa convinzione ha fatto la sua ragione di vita.
La produzione di ortaggi, frutta e uova biologiche continuerà alla cascina Coppetta, mentre nell’ex canile Rondinaria sulla via per Silvano ci sarà il punto vendita. Sarà un’oasi per famiglie con giochi per bambini e animali da compagnia. All’opera Andrea Reina e Katiuscia Barberis con il nuovo socio Carlo Lisciotto ed alcuni volontari.
Il presidente Reina ha iniziato a far l’orto per sostenere il volontariato oncologico nella cascina dei nonni. Era grande come un fazzoletto, oggi coltiva 2 ettari, le 15 galline sono diventate 250.

Agrisolidale organizza giornate formative di prevenzione, si avvale di assistente sanitario e psicologa e collabora con l’Asl. “Nella nuova sede potremo valorizzare e vendere i prodotti appena raccolti e finanziare nuove iniziative benefiche”. Avendo vissuto direttamente o indirettamente l’esperienza del cancro, vogliono aiutare i malati e le famiglie, le persone disagiate, che entreranno in organico attraverso forme di lavoro socialmente utile.

“Nelle nuove attività vorremmo inserire giovani diversamente abili, c’è molta burocrazia ma ce la faremo”. La sfida più grande è stata iniziare. Questa attività è nata nel 2014 per aiutare i malati in ricordo della madre morta nel 2013. “Ho avviato il progetto – racconta Reina – pensando alla sua passione per la campagna. Accudendo le galline, giorno dopo giorno mia mamma si faceva forza. Con le cure e una vita sana e attiva in aveva superato il cancro, paradossalmente se n’è andata per una polmonite. La sua esperienza poteva essere utile ad altre persone”.

L’Oasi avrà anche un valore di riscatto sociale. Infatti ha sede nell’ex canile, sequestrato nel 2015 ai precedenti proprietari, dopo la macabra scoperta dei cani morti per maltrattamenti. Nel 2016 l’area è stata affidata in comodato d’uso gratuito a questa nuova attività. Dopo la bonifica è avvenuta la riqualificazione completa. Ora inizia la rinascita. In attesa degli animali per la pet therapy, si sono accasate le prime famiglie di api per la produzione di miele “Per gli anni a venire sono in previsione l’apertura di una zona di agricampeggio con piscina, il b&B”, il sogno continua.