Mornese ha dedicato la tredicesima Pietra d’Inciampo a Giuseppe Barbieri, detto Pipino, il falegname del paese. Sabato scorso, durante la cerimonia dedicata alla Giornata della Memoria, l’amministrazione comunale ha consegnato ai famigliari dei deportati nei campi di concentramento nazisti le medaglie d’onore. I mornesini catturati alla Benedicta dai nazifascisti nel 1944 furono 12: Giuseppe Mazzarello, Luigi Denegri, Angelo Cornelio Pestarino, Alfredo Mazzarello, Francesco Augusto Gastaldo, Pietro Giacomo Gastaldo, Enrico Pestarino, Eugenio Torriglia, Antonio Mazzarello, Lorenzo Carlo Mazzarello, Stefano Luigi Mazzarello e Pietro Gastaldo. Nessuno di loro fece ritorno da Mauthausen. Lo scorso anno il Comune ha dedicato a ciascuno di loro una Pietra d’Inciampo, facendo propria l’iniziativa che, a livello europeo, vuole ricordare i deportati della Seconda guerra mondiale. Sabato è stata inaugurata la Pietra d’Inciampo dedicata a “Pipino” Barbieri, nato nel 1923 e scomparso nel 2002. Nato in una famiglia di falegnami, allo scoppio della guerra, nel 1940, venne arruolato negli Alpini e finì a combattere in Jugoslavia a fianco dei nazisti. Arrivato l’8 settembre 1943, con l’armistizio venne catturato in Macedonia dal tedeschi. Dopo vari campi di concentramento, finì ad Augsburg, in Germania. Barbieri riuscì a salvarsi poiché era falegname e si trovò spesso a lavorare per conto dei tedeschi. Dopo la Liberazione riuscì a tornare a casa. A Mornese si è sposato e ha continuato a fare il falegname, diventando un riferimento per tutti i suoi compaesani. Realizzò anche un “plastico” del paese, custodito ancora oggi nel castello Doria. Pubblicò un libro di memorie nel 1988, intitolato “Io, la guerra e la prigionia”, per raccontare la sua esperienza come soldato e come prigioniero. Alla cerimonia di Mornese hanno preso parte il Prefetto Alessandra Vinciguerra, il Presidente della Provincia Enrico Bussalino e i rappresentanti dell’Associazione Memoria della Benedicta, dell’ANPI e dell’ISRAL. Da ricordare gli interventi degli alunni della scuola media di Mornese, che hanno sottolineato l’enorme sacrificio della comunità di Mornese durante la Seconda Guerra Mondiale e le follie naziste.