Il territorio tortonese è sulla via della transumanza e talvolta è attraversato dalla migrazione stagionale di greggi provenienti dall’Emilia Romagna e dalla Toscana.

Ogni anno alcuni proprietari di campi alla periferia della città si lamentano dei danni e chiedono al Comune di vietarne il passaggio. E’ accaduto, ad esempio, alla frazione Rivalta Scrivia e alla punta di Garbagna.

Per questo motivo, vista l’attuale emergenza dovuta alla diffusione della peste suina africana, venerdì 28 gennaio il sindaco di Tortona, Federico Chiodi, ha firmato un’ordinanza che vieta il pascolo vagante su tutto il territorio comunale. Un provvedimento che va anche incontro alle richieste dei tortonesi che si ritrovano i campi danneggiati dal passaggio delle greggi.

L’ordinanza è vincolata alla situazione di emergenza da peste suina e in base alla sua evoluzione si deciderà quando revolcarla.

Il divieto è giustificato dall’esigenza di «rafforzare la sorveglianza nel settore domestico – si legge nelle premesse dell’ordinanza – con particolare riguardo a tutte le operazioni di trasporto e di movimentazione degli animali di mangimi, prodotti e persone».

La peste suina africana non si trasmette all’uomo ma causa un’elevata mortalità che mette a rischio gli allevamenti. I ritrovamenti di carcasse di cinghiali morti a causa di questa malattia delle scorse settimane fra il Piemonte e la Liguria non hanno interessato il territorio di Tortona, ma Ministero della Salute e Regione hanno deciso di estendere l’area interessata dalle limitazioni per contenere il contagio (il divieto di svolgere qualsiasi attività venatoria di tutte le specie, comprese le attività di addestramento, allenamento e prove con i cani e di svolgere gestione faunistica sul territorio provinciale) anche a tutti i Comuni nel raggio di 10 km da quelli direttamente interessati, estensione che comprende anche Tortona.