Brutta avventura per Mauro Di Benedetto, assessore del Comune di Voltaggio, rimasto bloccato in aeroporto a Londra per i disservizi della British Airways e finito pure in ospedale. L’architetto voltaggino era partito domenica da Milano Linate su un volo della compagnia inglese alla volta di Londra, dove a Heathrow era previsto lo scalo prima di arrivare alle 23 a Chicago e poi a Saint Louis, negli Usa, dove lo avrebbero accolto la figlia Sara e suo marito con la loro bambina di dieci mesi. L’obiettivo era trascorrere insieme le vacanze di Natale, invece Di Benedetto è rimasto vittima della presunta maxi nevicata che avrebbe bloccato lo scalo londinese e della mancanza di assistenza da parte della British Airways. Già a Linate sono cominciati i problemi: a causa dei ritardi, i passeggeri diretti in Gran Bretagna sono stati dirottati su un altro aereo. Una volta arrivati a Londra, il velivolo è rimasto fermo sulla pista per ben quattro ore senza far scendere nessuno, senza alcuna assistenza, né acqua né cibo. Il motivo sarebbe appunto stata la nevicata eccezionale ma Di Benedetto e i passeggeri non hanno notato nessuna situazione anomala.

Il caos di domenica nello scalo inglese

Quando riesce a scendere dall’aero, l’assessore si accorge di aver perso la coincidenza per Chicago. Qui è cominciato il lunghissimo incubo. Di Benedetto, che conosce poco l’inglese e viene assistito via whats app dalla figlia, si mette in fila per ore per riprogrammare il viaggio ma, essendo sera, quando arriva davanti allo sportello, lo trova chiuso: “Riapriremo alle 5 del mattino”. Nessuna assistenza dalla compagnia inglese, negozi chiusi e alberghi pieni. Così resta dov’è. Alle 3 del mattino si rimette in fila ma ci sono migliaia di persone davanti a lui. Sempre più sfinito, Di Benedetto, sempre con l’aiuto della figlia al telefono, riesce a programmare la partenza per l’indomani mattina alle 8,40, mentre aveva trascorso quasi quindici ore in piedi. Tutti felici per aver risolto una situazione incredibile, ecco arrivare un’altra brutta tegola, che ha compromesso del tutto la vacanza. L’architetto si accorge di non riuscire a fare pipì e, con l’aiuto di un poliziotto e della figlia al telefono, viene trasportato in ospedale con un taxi, dove gli mettono un catetere di urgenza. Viene quindi dimesso e ospitato per la notte tra lunedì e martedì da alcuni amici di Sara, la quale tenta un’altra sfida: contattare la British Airways per disdire il volo verso l’America e dare assistenza al papà per farlo rientrare a Milano. “Ci sono volute ore – racconta Sara dagli Usa – ma alla fine ci sono riuscita ma per il rientro ci siamo dovuti arrangiare con Alitalia. British Airways non ci ha mai più richiamati”. Ora Sara annuncia azioni legali nei confronti della compagnia inglese.