Cinque elettrificatori solari e 22 reti anti lupo da 50 metri. È il materiale con cui proteggere il bestiame messo a disposizione degli allevatori delle province di Alessandria e Asti dalle squadre di supporto alla prevenzione delle predazioni da lupo (WPIU AL-AT). L’intervento fa parte del progetto Life WolfAlps Eu, coordinato dalle Aree protette dell’Appennino Piemontese, con il quale, grazie ai fondi europei, si vuole arrivare a una convivenza tra il lupo e le attività umane. “La pastorizia non intensiva e di qualità – spiegano dall’Appennino Piemontese – è un valore ecologico ed economico di interesse prioritario per il territorio e per le aree protette. Nei territori dove il lupo è scomparso da decenni, gli allevatori hanno perso l’abitudine alla coesistenza con i grandi predatori e, con il loro ritorno, sono costretti ad adattarsi bruscamente impiegando strumenti di prevenzione degli attacchi e modificando la gestione dell’allevamento. Gli animali non possono più essere lasciati incustoditi e devono essere difesi con l’utilizzo di recinzioni elettrificate e di cani da protezione del bestiame. Questo significa spese maggiori da sostenere, più stress, più fatica e un aumento delle ore di lavoro spesso in condizioni già difficili.

Questi problemi sono seri e reali: vanno affrontati dialogando con i diretti interessati, gli imprenditori zootecnici. Una pastorizia non intensiva e di qualità è un valore ecologico ed economico di interesse prioritario per il territorio e per le aree protette: il mantenimento degli habitat legati ai prati a sfalcio e ai pascoli, la qualità dei prodotti di alpeggio, il valore paesaggistico, ecoturistico e anche culturale dell’attività pastorale sono elementi da tutelare”. Gli elettrificatori sono apparecchi solare per recinzioni mobili o semi permanenti lunghe fino a 20 km. Quelli in dotazione alle Aree protette dell’Appennino Piemontese sono di due tipologie distinte con un pannello solare integrato rispettivamente da 10W e 20W. Gli apparecchi sono comunque dotati di funzioni per la gestione della batteria che consentono il funzionamento senza luce anche per tre settimane.
Le reti anti lupo sono la migliore protezione soprattutto nelle ore notturne; quelle in dotazione alle Aree Protette dell’Appennino Piemontese sono di due tipologie differenti con altezza rispettivamente di 1,2 e 1,45 m. Le reti elettrificate costituiscono un ottimo deterrente per il lupo che, in abbinamento con i cani da guardiania, costituiscono il miglior metodo per la protezione del bestiame, sia per gli allevatori professionisti che amatoriali. Costoro, in caso di attacco al bestiame, devono contattare il Servizio Veterinario dell’Asl, che attiverà, in caso di conferma di predazione da lupo, le Squadre di Intervento che avranno il compito anche di definire, in accordo con l’allevatore, i provvedimenti necessari per rendere sicuro il pascolo e l’utilizzo ottimale dei sistemi di prevenzione. Tutto ciò in attesa di ottenere i fondi regionali previsti per le predazioni.