Il biodigestore di Isola del Cantone non si farà. La Città metropolitana di Genova ha negato l’autorizzazione unica alla società Energa per via del parere negativo di Rfi. La scorsa primavera quest’ultima aveva annunciato che non avrebbe concesso nessuna deroga alla distanza dalla linea ferroviaria dei Giovi, che passa vicino al terreno di località Camposaragna. La società Energa non avrebbe quindi avuto a disposizione lo spazio necessario per costruire il contestato impianto da 33 mila t di rifiuti, da far fermentare per produrre energia elettrica a ridosso dello Scrivia, mettendo a repentaglio gli acquedotti piemontesi che ai alimentano dal torrente.

La Città metropolitana di Genova ha pubblicato in questi giorni all’albo pretorio l’atto che chiude il procedimento autorizzativo a carico di Energa, fortemente appoggiata dal centrodestra che governa la Regione Liguria. La vicenda è quindi definitivamente chiusa. Contro l’impianto si erano schierati in particolare l’Associazione Isolese Ambientalista e i Comuni di Arquata e Isola del Cantone, firmatari dei ricorsi al Tar Liguria contro gli atti della Regione. Il tribunale si sarebbe dovuto pronunciare a novembre.