Gli studi sulla stabilità dell’abbancamento di altri 300 mila metri cubi di smarino nella ex cava Cementir di Voltaggio non ci sono? Non c’è problema, il Cociv li farà durante il deposito del materiale. Nel sito a ridosso del torrente Lemme dal 2013 si stanno ammassando 1,3 milioni di metri cubi di materiali scavati nella galleria Val Lemme e altri cantieri della Grande opera. Il consorzio ha chiesto e ottenuto nel settembre del 2016 di far crescere il maxi cumulo, tecnicamente definito “riqualificazione ambientale”, con altri 300 mila metri cubi ma a luglio, durante l’ultima seduta della conferenza dei servizi sull’aggiornamento del Piano Cave del Terzo valico, a Torino, era emerso che non il Cociv non aveva presentato studi in base sufficienti a dimostrare la stabilità dell’ammasso ulteriore previsto.

A fine luglio, la giunta della Regione, a guida Pd, ha trovato la soluzione: “Si prescrive di prevedere la redazione di rapporti geotecnici a cadenza semestrale, da realizzarsi nel rispetto del D.M. 14/01/2008 sulla base degli effettivi stati di avanzamento, da trasmettere alla Regione Piemonte ed a tutti gli enti locali e statali interessati e competenti in materia”. In sostanza, il Cociv, man mano che porterà materiale nella ex cava, dovrà presentare ogni sei mesi degli studi che dimostrino che tutto sta andando bene. “Ogni eventuale valore dei fattori di sicurezza – ha prescritto ancora la Regione – che risulti inferiore a quanto previsto dalla norma vigente, dovrà comportare l’immediato fermo del cantiere e la revisione in corso d’opera delle modalità e delle geometrie di abbancamento”. Sarà quindi lo stesso consorzio a stabilire se la realizzazione dell’enorme ammasso di materiale sarà regolare o meno.

Dalla delibera della giunta regionale emerge inoltre che il nastro trasportatore per il trasporto diretto dello smarino dalla galleria Val Lemme all’ex cava Cementir sarà realizzato nell’ambito del bando dell’appalto per lo scavo del tunnel di valico verso Genova, in corso di affidamento. L’impresa vincitrice della gara internazionale, ha stabilito la Regione, dovrà “completare gli interventi di cantierizzazione, compresa la realizzazione del sistema a nastro, entro sei mesi dalla consegna dei lavori, acquisendo la concessione per l’attraversamento della strada provinciale 160 e del torrente Lemme”. Nell’attesa, lo smarino continuerà a essere trasportato nella ex cava via camion.