A un anno dalla fastosa inaugurazione, nella ex chiesa di Sant’Antonio, a Gavi, non c’è ancora l’annunciato gestore e neppure il punto di informazione turistica. All’ingresso non è indicato neanche un orario per le visiste. L’edificio, come è noto, ormai fatiscente, era stato acquistato nell’agosto del 2011 dalla proprietaria, Brunella Molinari, candidata non eletta nella lista di maggioranza alle elezioni di qualche mese prima. 51 mila euro la cifra sborsata dal Comune per un edificio che era in vendita da anni, senza successo, e un’operazione che non era stata inserita, curiosamente, nel programma elettorale dell’amministrazione uscente. L’edificio è stato oggetto di un intervento di recupero da 250 mila euro e inserito nella riqualificazione di piazza Marconi, costata una cifra simile. Per la gestione della ex chiesa era stato annunciato un bando ma dopo dodici mesi non si è mosso nulla. La chiesa è rimasta aperta nei giorni festivi al mattino e al pomeriggio da aprile e al suo interno sono stati collocati alcuni libri della biblioteca, opere di Macchiavelli, Dante e Leonardo.

L’ex chiesa di Sant’Antonio durante i lavori di restauro

C’è il rischio si siano spesi tutti quei soldi per creare un piccolo “magazzino” per i libri e che la creazione del punto di informazione turistica lontano dalla zona più frequentata del paese si riveli irrealizzabile? Durante i lavori sull’edificio era stato sistemato un cartellone che indicava appunto la trasformazione in un “centro di informazione turistica e culturale”, denominato InfoGavi. Al Comune abbiamo chiesto quali attività si svolgono nell’edificio, se si farà l’info point e se il materiale della biblioteca sia consultabile dal pubblico “Al momento – spiega il vicesindaco Nicoletta Albano – la struttura dell’ex oratorio di Sant’Antonio è gestita ancora in via diretta dall’amministrazione comunale. Tutta una parte di libri di pregio della nostra biblioteca è stata collocata all’interno. Grazie all’aiuto di alcune stagiste sono state effettuate giornate di apertura il sabato e la domenica, abbiamo il calendario. Ci siamo interrotti soltanto nei momenti di minore affluenza turistica. Il materiale è consultabile dal pubblico previa richiesta alla sede della biblioteca di via Garibaldi. Ci auguriamo – conclude Albano – che i docenti delle scuole possano presto organizzare una visita degli alunni per apprezzare al meglio i gioielli della nostra italianità. Le gite scolastiche dovrebbero essere in primo luogo finalizzate in questo senso”. Silenzio, al momento, sull’info point turistico.