Annunciano una nuova marcia verso Alessandria gli agricoltori della Valle Bormida, costituiti in un comitato per difendere la falda acquifera di Sezzadio-Predosa dalla discarica di rifiuti autorizzata dalla Provincia a favore della Riccoboni a cascina Borio. Nelle settimane scorse la Regione ha respinto la richiesta del Comune di Sezzadio di sospendere l’iter della tangenziale che la multinazionale dei rifiuti intende realizzare a uso e consumo dei suo camion per evitare il transito nel centro del paese. L’amministrazione comunale aveva rilevato come il tracciato sia previsto in un’area soggetta alle esondazioni della Bormida ma per la Regione la strada può comunque essere fatta seguendo il tracciato già indicato nel piano regolatore e rispettato dalla Riccoboni, poiché non ci sarebbero grossi rischi di alluvione.

Una manifestazione contro la discarica a Sezzadio

“Un territorio alluvionato ed alluvionabile – dicono dal comitato agricoltori della Valle Bormida – non è bastato per bloccare l’iter del progetto presentato dalla ditta parmense. Una decisione che gli agricoltori e gli abitanti di Sezzadio molto poco hanno gradito e che ancora di più sta riscaldando gli animi in paese. Ora certamente la discussione sul progetto riprenderà con una nuova convocazione della Conferenza dei servizi da parte della Provincia, fortunatamente non più guidata dalla ex sindaca di Alessandria Rita Rossa. Il Comitato Agricoltori è sul piede di guerra, e dopo sei anni di battaglie, due sindaci e due presidenti della Provincia “abbattuti”, non accetterà che si torni a mettere a rischio l’ultima falda acquifera incontaminata del Basso Piemonte, falda che ancora oggi sta salvando dalla siccità Acqui Terme e molti paesi della Valle Bormida, fonte indispensabile per le coltivazioni e l’allevamento”. Il comitato lancia quindi un appello alle istituzioni “affinché si impegnino a preservare una volta per tutte la falda di Predosa/Sezzadio bloccando l’iter della tangenziale, un’opera assurda, utile solo alla ditta proponente, unico e ultimo ostacolo alla costruzione della discarica”. “Ancora una volta – dicono gli agricoltori – siamo pronti a scendere in piazza con i trattori, determinati a invadere e se occorre bloccare Alessandria a difesa dei diritti degli agricoltori e dei sezzadiesi”.