Fallita la conciliazione: va avanti la lite legale sulla piscina

La Edil Contract di Roma vuole dal Comune di Arquata 1,2 milioni di euro spesi in più, a suo dire, durante la costruzione dell'impianto. Di tutt'altro avviso l'amministrazione comunale

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La vasca della piscina coperta di Arquata Scrivia
La vasca della piscina coperta di Arquata Scrivia

Il tentativo di conciliazione tra il Comune di Arquata Scrivia e la Edil Contract è fallito e il contenzioso legale sulla piscina coperta andrà avanti. La lite è stata avviata dall’impresa che negli anni scorsi ha costruito l’impianto natatorio costato 2,6 milioni di euro, aperto nel 2013.

La società romana vanta, a detta dei suoi legali, un risarcimento di ben 1,2 milioni di euro nei confronti dell’amministrazione comunale, cifra riferita a presunte maggiori spese sostenute durante i lavori, prolungati oltre i tempi previsti. Quest’ultima ovviamente ha respinto la richiesta e a suo tempo ha comminato alla ditta una penale di 177 mila euro per una serie di difetti riscontrati durante il collaudo della struttura, dalle crepe nei muri al crollo della controsoffittatura, oltre a infiltrazioni di acqua, nel frattempo risolte. Il Comune aveva chiesto i danni alla Edil Contract anche per i mancati introiti derivanti dall’incentivo statale per l’impianto fotovoltaico, installato sul tetto ma eseguito in ritardo.

L'esterno della piscina di Arquata Scrivia
L’esterno della piscina di Arquata Scrivia

Il procedimento principale, relativo all’1,2 milioni di euro, proseguirà a novembre con una nuova udienza. “La conciliazione con la Edil Contract – ha spiegato in Consiglio comunale il vicesindaco Paolo Spinetoè in sostanza fallita. Si era inizialmente tentato un accordo cercando una compensazione tra le richieste di entrambe le parti ma per il perito nominato dal giudice il Comune avrebbe dovuto dare ancora dei soldi all’impresa, proposta alla quale ci siamo opposti”. Il contenzioso andrà avanti dopo che, come ha spiegato ancora Spineto, sono cambiati già diversi giudici. Lo scorso anno il Comune è dovuto intervenire sulla piscina coperta per risolvere problemi relativi all’eccessiva umidità, installando un impianto di deumidificazione da quasi 18 mila euro. La piscina è gestita dalla Acquarium Valle Scrivia.