“Non firmate quel contratto”. I giudici della prima sezione del Tar di Torino hanno ordinato al Comune di Novi Ligure e a Gianluca Ludovici e Francesca Ravera di non sottoscrivere il contratto di cessione della farmacia comunale di via Verdi. I due medici a fine giugno erano risultati vincitori dell’asta indetta dall’amministrazione comunale con un’offerta di 1,5 milioni di euro contro l’1,3 milioni di euro proposto dai titolari della farmacia Valletta. I legali Alfiero Farinea e Vilma Aliberti, incaricati dai titolari di quest’ultima farmacia, hanno presentato al Tar un ricorso contro l’aggiudicazione. Le ragioni della della richiesta di annullamento degli atti si basano sulla mancata presentazione da parte dei vincitori dell’asta della ricevuta del versamento della caparra, comunque versata, e la presenza, nella commissione che ha valutato le offerte, di Roberto Moro, dirigente dei servizi finanziari ed economici del Comune, poi decaduto in quanto il Consiglio di Stato ha annullato il concorso grazie al quale era stato nominato in quel ruolo. Aspetti che il Tar giudicherà in maniera approfondita il 26 luglio prossimo, in camera di consiglio.

Nell’attesa, come scrivono i giudici nel decreto pubblicato di recente sul sito della giustizia amministrativa, per evitare di “pregiudicare la possibilità per la ricorrente di conseguire la titolarità della farmacia”, il Tar ha accolto l’istanza cautelare richiesta dai legali della farmacia Valletta, inibendo al Comune e Ludovici e Ravera (difesi dagli avvocati Vittorio Barosio e Serena Dentico) di firmare il contratto di cessione della farmacia comunale, in attesa dell’udienza del 26 luglio. Il Comune finora non si era costituto in giudizio. Sarà invece presente nella prossima udienza, decisiva, con l’avvocato Carlo Emanuele Gallo di Torino.