L’ira dei pendolari, e non solo, sull’assessore regionale Marco Gabusi. Due giorni fa l’esponente della Lega ad Alessandria ha incontrato vari sindaci insieme all’Agenzia della mobilità piemontese, RFI e Trenitalia. Gabusi ha commentato così: “Riteniamo essenziale tornare sul territorio dopo quasi due anni di stop forzato, durante i quali non abbiamo però mai smesso di dialogare sia con gli Enti Locali sia con i gestori dell’infrastruttura e del servizio per cercare di rispondere ad una mobilità che ha mutato drasticamente pelle. In particolare, sono stati affrontati i temi dei servizi sui nodi di Biella, Novara e Casale, della direttrice Torino-Asti-Alessandria-Milano, dei collegamenti tra le Sette Sorelle del bacino Sud del Piemonte e degli sviluppi del Sistema Ferroviario Metropolitano con nuovi servizi e nuove fermate.

L’assessore Marco Gabusi

Questo è l’inizio di un nuovo percorso – ha aggiunto l’assessore Gabusi – che ci vedrà nuovamente riuniti a breve per discutere di un tema economico che sarà fondamentale per i futuri scenari dei collegamenti ferroviari. Ci troveremo infatti nuovamente per ragionare sulla ripartizione delle eventuali risorse aggiuntive per progettare i servizi ferroviari che i territori ci stanno chiedendo”. Andrea Pernigotti, presidente dell’Associazione pendolari novesi, commenta: “Tornare sul territorio avrebbe significato convocare all’incontro i comitati e le associazioni di pendolari e ambientaliste.
Invece, con la sua consueta educazione, Gabusi non solo non ha invitato nessuno ma ha preso a pesci in faccia i presenti arrivando in ritardo. Penso che ogni altro commento sia superfluo”. Duro anche il commento del Consigliere regionale Sean Sacco (M5S): “Il trasporto ferroviario in Piemonte è in pessime condizioni, eppure l’assessore Gabusi continua a dedicarsi alle passerelle. Appena la scorsa settimana, in commissione regionale, Gabusi ha infatti spiegato come si prevedano costi maggiori nel contratto di servizio per il trasporto ferroviario con un servizio uguale a quello attuale, totalmente insufficiente.

Andrea Pernigotti

Peraltro senza una riattivazione delle linee sospese. L’assessore – continua Sacco – dovrebbe investire il proprio tempo a incontrare i tanti pendolari, riuniti in associazioni e comitati, che vivono ogni giorno i disservizi e i disagi delle nostre ferrovie. Peccato che vengano costantemente ignorati, nonostante il nostro ordine del giorno di pochi giorni fa che chiedeva un loro maggiore coinvolgimento negli incontri propedeutici alla firma del nuovo contratto di servizio. Il rischio è che si continui a tagliare corse, così come accaduto per i collegamenti tra Alessandria e Milano nel silenzio totale della Giunta Cuttica, con la soppressione negli ultimi 5 anni di due treni diretti e di altri due in coincidenza a Mortara. I pendolari – conclude – meritano di essere ascoltati e di ricevere informazioni chiare sul futuro delle ferrovie piemontesi. Di passerelle ne abbiamo viste abbastanza e siamo convinti che non servano a nessuno”.