Domenica 20 agosto è l’ultimo giorno di lavoro a Tromso. Concludo in bellezza con un gruppo di tedeschi e viaggio ancora una volta alle Isole Lofoten. Il giorno dopo annuncio ai passeggeri che si tratta del mio ultimo tour della stagione e mostro loro alcuni luoghi diventati ormai molto famigliari: il villaggio dei pescatori di Nussfjord e il museo vichingo (che ha organizzato il festival per il quale ho partecipato da volontario, un’esperienza che ricorderò a lungo: Viking festival alle Lofoten). Alla fine dell’escursione ringrazio ancora tutti al microfono, includendo mentalmente le centinaia di persone che ho guidato quest’estate, in tedesco, italiano e inglese. Ricordo ancora i brividi e la tensione provati a inizio giugno, in forte contrasto con la scioltezza e sicurezza mostrata alla fine: sono veramente soddisfatto del mio lavoro e mi sono divertito molto a fare la guida turistica.

La sera successiva c’è la festa d’addio con i colleghi e siamo una trentina. Dopo aver mangiato facciamo una lunga serie di brindisi e ognuno esprime i suoi ringraziamenti o condivide i ricordi più speciali di questa stagione. Per me e per tante nuove guide si tratta della prima, altri hanno molti anni di esperienza alle spalle, ma il verdetto è unanime: siamo stati un gruppo fantastico! Al momento dei saluti finali gli abbracci e i sorrisi si mischiano alle lacrime.

Entro un paio di giorni quasi tutti sono già partiti per tornare a casa, ma io resto ancora una settimana per salutare con calma la “mia” Tromso. Anche se all’inizio le condizione climatiche mi hanno un po’ spaventato (ricordo ancora la neve a fine maggio!) la capitale artica è una città veramente incredibile. Mi mancherà la vista favolosa di cui ho goduto per tre mesi e mezzo guardando dalla finestra di casa mia: i prati verdeggianti, l’acqua azzurro chiaro o blu scuro a seconda del tempo e le montagne dell’isola di Kvaloya, con le cime innevate anche d’estate.

Mi mancheranno anche i miei coinquilini, che da subito mi hanno fatto sentire a casa.
E naturalmente mi mancheranno i colleghi, con i quali si è creato un rapporto molto profondo di amicizia: da perfetti sconosciuti siamo diventati una grande famiglia!

Sto scrivendo questo articolo durante il mio ultimissimo giorno in Norvegia e avrò bisogno di un po’ di tempo per riflettere su ciò che questa esperienza estiva ha significato per me. Ma sento di poter dire senza alcun dubbio che è stato stupendo esserci e una parte di me rimarrà per sempre nei fiordi e nella montagne di questo paese meraviglioso. Grazie Norvegia…e arrivederci!